La vittima, di 44 anni, lavorava a Sementina doveva aveva un'attività. La RSI si è recata sul posto, dove - sulla porta - ha trovato un breve messaggio: «Chiuso per motivi famigliari». Ai piedi, un mazzo di rose e un bigliettino con la frase «proteggi i tuoi ragazzi da lassù, ci mancherai».
La donna era molto benvoluta. Valentina è la gerente del bar di fianco a dove lavorava la donna: «È una bruttissima sensazione, ci lascia un bellissimo ricordo. – confida ai microfoni della RSi, con la voce rotta dall’emozione – Era sempre sorridente, siamo vicini alla famiglia».
L'ex marito la seguiva, la minacciava
La testimonianza più forte arriva però da un’amica della vittima, che ha chiesto di restare anonima. Ha raccontato che la donna si sentiva in pericolo, che l'ex marito la seguiva, la minacciava: «Sono andata da lei giovedì scorso, l’ho vista un po' in ansia e preoccupata. All’inizio era un po' titubante, poi aveva le lacrime agli occhi e mi ha detto che il suo ex si appostava sotto casa, che era sempre dietro alle sue spalle, la minacciava. Stava vivendo un momento di paura e le ho consigliato di parlarne con la polizia, ma ha sempre rifiutato per paura, mi ha detto che minacciava di fare del male ai figli se lei gli avesse fatto qualcosa. Aveva paura di questo, diceva di non sentirsela, di non poter fare niente e che comunque faceva attenzione e girava sempre in compagnia. Lui era fissato che lei avesse qualcuno, ma in realtà non poteva nemmeno conoscere qualcuno poiché era ossessionata dal suo ex marito. Mi raccontava che lui le diceva sempre: o sarai mia o di nessun altro».
Difficile aggiungere altro a questa testimonianza. Anche alla RSI non risulta che i timori della donna si siano trasformati in segnalazioni alla polizia.
Dall'inchiesta oggi non trapela nulla, ma secondo le informazioni raccolte, la pistola usata dall'uomo sarebbe stata acquistata in modo regolare. Ma anche qui, le verifiche sono solo agli inizi.