Risultati in forte crescita nel primo semestre per EFG International.
hm, ats
21.07.2021, 10:00
21.07.2021, 12:11
SDA
Il gruppo bancario zurighese che cinque anni or sono ha inglobato la luganese BSI ha realizzato un utile netto di 107 milioni di franchi, più che triplicato rispetto ai 35 milioni dello stesso periodo del 2020.
I proventi si sono saliti da 564 a 629 milioni, ha indicato oggi la società. Gli afflussi netti di denaro si sono attestati a 4,2 miliardi, contribuendo ad alimentare i patrimoni amministrati che a fine giugno hanno raggiunto il valore record di 172 miliardi, a fronte dei 159 miliardi di fine dicembre.
Stando ai vertici gli affari sono andati bene soprattutto in Svizzera e in Italia, ma anche la Gran Bretagna, il resto dell'Europa e il Medio Oriente hanno contributo a far confluire nuovo denaro.
La dirigenza non fornisce indicazioni concrete riguardo al prosieguo dell'esercizio, limitandosi ad affermare che continuerà a implementare il piano strategico 2022.
I dati resi noti oggi sono superiori alle attese e l'effetto in borsa non è mancato. Il titolo EFG nella prima mezz'ora di contrattazioni guadagnava circa il 2% a 7,60 franchi. Dall'inizio dell'anno la performance è di circa il +30%.
EFG International è stata fondata nel 1995 e dal 2005 è quotata alla borsa svizzera. Nel 2016 ha acquisito la BSI (ex Banca della Svizzera italiana), l'istituto luganese nato nel 1873 e travolto – attraverso la sua filiale di Singapore – dalla vicenda di corruzione del fondo sovrano della Malaysia 1MDB. Oggi EFG è presente in 40 località mondiali fra cui sei svizzere, comprese Lugano, Chiasso e Locarno.