USIEmergono dettagli sulle dimissioni del rettore Boas Erez
Swisstxt/Red.
27.4.2022
Venerdì l'Università della Svizzera italiana (USI) ha comunicato che il rettore Boas Erez lascerà la guida dell'istituto. Sono state menzionate «divergenze di vedute» sulla gestione amministrativa. La RSI ha indagato più a fondo sulle motivazioni, confermando che la politica locale non c'entra. È stata decisiva, piuttosto, la modalità con cui si è gestita l'università, ad esempio durante la pandemia.
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27.04.2022, 12:10
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L'Università è gestita con un sistema duale, che vede il rettorato da una parte e il Consiglio dell'Università all'altra. Il potere di quest'ultimo è stato rafforzato nel 2019, con una modifica di legge votata dal Gran Consiglio. È stato introdotto anche un direttore operativo che si occupa delle mansioni amministrative.
Stando alla RSI, Boas Erez non si sarebbe mai abituato ai cambiamenti, portando il Consiglio a decidere unanimemente di interrompere la collaborazione.
La presidente del Consiglio dell'Università, Monica Duca Widmer, ha spiegato all'emittente di Comano che «il rettore può anche non trovarsi bene in un sistema duale che all’inizio non c’era. Un rettore che è abituato a fare senza dover riferire troppo».
«Per questo abbiamo parlato di decisione consensuale. Magari noi da una parte ci aspettavamo più collaborazione, dall’altra lui magari si aspettava più libertà di azione. Alla fine abbiamo deciso di lasciarci, in un momento nel quale è anche in corso la ristrutturazione dell’amministrazione», afferma la presidente.
Divergenze di vedute durante la pandemia
Erez sarebbe stato poco incline a compromessi, secondo le verifiche della RSI. Ad esempio, durante la pandemia, ha scelto di non chiedere il certificato Covid, come facevano altri istituti.
Duca Widmer ha commentato la decisione: «Il Consiglio adesso ha un ruolo un po’ diverso, quindi ci aspetta una collaborazione e uno scambio anche su questi temi. Il rettore attuale è stato nominato in un momento in cui la sua posizione era diversa: o uno si adatta al nuovo ruolo con il sistema duale, o va avanti facendo come se questo sistema non esistesse; dopo si arriva ad avere visioni diverse».
Erez non si esprimerà prima del 7 maggio
Erez, da parte sua, non parlerà prima del Dies Academicus, il prossimo 7 maggio, come annunciato dal comunicato stampa di venerdì. Lo studioso, se vorrà, potrà continuare a insegnare matematica nell'istituto.
«Questa proposta è semplicemente la conseguenza di un contratto. Era già professore dell’USI, ma essendo rettore veniva esonerato dalle attività di professore. Cadendo il suo ruolo di rettore, resta quello di professore: inizierà a fare il professore, finora non l’aveva fatto per il semplice motivo che quando è arrivato è stato subito nominato rettore», ha speigato la presidente del Consiglio dell'Università.
E il futuro rettore?
Non si sa ancora quali saranno i compiti del futuro rettore. «Ci sarà scritto quello che c’è nello statuto», afferma Duca Widmer, «che c’è un Consiglio universitario, che è un gremio strategico e di controllo su quanto viene fatto, e che quindi c’è una ripartizione dei ruoli chiara: la parte operativa viene delegata al rettore, ma rimane il 'controlling' da parte del Consiglio. È già tutto così, bisogna accettare il sistema».
Lorenzo Cantoni, oggi protettore, sarà temporaneamente rettore. Poi, è stato assicurato alla RSI, il concorso sarà aperto a tutti, senza preferenze.