Audit reso pubblico Ex funzionario DSS condannato per stupro, l'esperta: «Molti errori nella gestione del caso»

pab

21.3.2023

Nella foto l'avvocata Anne Meier, Studio Troillet-Meier-Raetzo di Ginevra, durante un momento della conferenza stampa sull'audit ex funzionario del DSS. 
Nella foto l'avvocata Anne Meier, Studio Troillet-Meier-Raetzo di Ginevra, durante un momento della conferenza stampa sull'audit ex funzionario del DSS. 
© Ti-Press / Massimo Piccoli

È stato presentato il rapporto, redatto da esperti esterni, per fare chiarezza sul caso dell'ex funzionario del Dipartimento Sanità e Socialità (DSS) condannato per violenza carnale nel 2017. Stando alla RSI sono emerse carenze nella gestione della situazione particolare e pure in quella del personale nell'amministrazione pubblica.

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21.3.2023

I risultati dell'inchiesta amministrativa, approvata nel gennaio del 2022 dal Parlamento, che aveva lo scopo di scoprire se qualcuno all'interno dell'amministrazione cantonale sapeva dei comportamenti del funzionario e di scoprire perché non sia stata presa nessuna misura prima del 2018, quando la donna presentò la denuncia, sono stati resi noti in conferenza stampa a Bellinzona martedì.

Il lavoro degli esperti esterni, fatto tra altro di audit, raccolta di testimonianze e verifica delle fonti, ha portato alla luce una serie di errori di valutazione e di comunicazione sia nel caso specifico dell'ex funzionario del DSS, poi condannato per violenza carnale nel 2021, sia in generale nella gestione del personale amministrativo del Cantone.

Errori dal 2003 in avanti

Nel caso specifico dell'uomo, allora responsabile per la promozione dell'attività giovanile, l'avvocata ginevrina Anne Meier, ha, ad esempio, citato il richiamo orale all’ex funzionario a seguito di un problema comportamentale nell’estate del 2003.

Dall’inchiesta interna era risultato esserci una violazione del dovere di fedeltà, che avrebbe potuto giustificare una sanzione o addirittura un licenziamento. All'epoca, per questo problema di condotta, non fu né sanzionato né licenziato.

Il caso della stagista nel 2007

Si sono segnalati poi errori di giudizio da parte dell’alto funzionario che gestiva la situazione, soprattutto dal 2005, quando sono emersi, per la prima volta, dei riferimenti sessuali. 

E poi ancora nella gestione del caso che ha coinvolto una stagista nel 2007. Malgrado le precedenti segnalazioni, infatti, gli fu affidato una giovane, che poi lo denunciò per delle avances. È discutibile, ha detto l'avvocata, esperta di diritto del lavoro, che non si sia fatta un'inchiesta approfondita all'epoca.

I superiori non hanno capito che erano molestie sessuali

In generale, ha sottolineato e concluso Meier, c’è stata una mancanza da parte dei superiori di comprendere che quelle segnalate fossero molestie sessuali.

I responsabili sono stati dunque incapaci di agire prima che si consumassero atti contro l’integrità sessuale. Inoltre, ha sottolineato che c’è molta incomprensione attorno alla definizione di molestia sessuale.

La RSI ricorda però come nella Lord, la legge sull'ordinamento degli impiegati dello Stato, ci sono le indicazioni su come si dovrebbe agire in questi casi.

Sul perché quelli presi in esame dell'ex funzionario del DDS non furono trattati in modo adeguato l'audit però non risponde.

I correttivi proposti dagli esperti

Sono infine stati proposti e caldeggiati diversi correttivi per non incorrere più in futuro in situazioni analoghe, tra cui soprattutto l'indicazione di svolgere abitualmente i colloqui di valutazione del personale, che sono stati introdotti solo recentemente, e quella di effettuare più sondaggi sul clima di lavoro nell'amministrazione cantonale.

Si invita anche il Controllo cantonale delle finanze a effettuare delle verifiche periodiche sulla gestione dei singoli casi.

La condanna dell'ex funzionario del DSS

La vicenda, giova ricordarlo, agita la politica cantonale da tempo e si è chiusa dal profilo penale nell'aprile del 2021 con una condanna per l'ex funzionario del DSS a 18 mesi sospesi, anche per stupro.

In un primo processo all'uomo - accusato da tre donne di abusi sessuali risalenti al periodo fra il 2004 e il 2007- era stata inflitta una pena pecuniaria con la condizionale per coazione sessuale nei confronti di un'unica vittima. La procura aveva chiesto 4 anni di detenzione.