A processo Mortale di Sigirino, «fu omicidio intenzionale»

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13.12.2019 - 18:09

Immagine d'illustrazione 
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Ti-Press

Si profila il processo per l’automobilista che il 10 novembre 2017, lungo l'autostrada A2 all’altezza di Sigirino, provocò la morte di uno scooterista di 36 anni.

Il procuratore pubblico Nicola Respini ha chiuso l’inchiesta, prospettando l’accusa di omicidio intenzionale.

Mai prima una condanna per questo reato

Mai, in Ticino, un conducente è stato condannato per questo reato. Se i giudici confermassero la tesi accusatoria, si tratterebbe di una prima.

Tra gli elementi sui quali punterà il magistrato c’è innanzitutto l’alcolemia. Il 38enne italiano (residente nel Bellinzonese) aveva un tasso medio del 2,18 per mille. Negli istanti precedenti l’impatto viaggiava a una velocità di circa 150 chilometri orari.

Non solo: lo scontro avvenne sulla corsia di destra, che aveva appena sfruttato per compiere dei sorpassi.

Ravvisata una scemata imputabilità

A favore dell’uomo, difeso da Yasar Ravi e Luisa Polli, la perizia psichiatrica ha ravvisato una scemata imputabilità da lieve a media.

La patologia di cui soffre e l’effetto dell’alcol compromisero cioè, almeno in parte, la capacità di valutare il carattere illecito dei propri atti. Il 38enne è tuttora ricoverato in una struttura terapeutica.

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