COVID-19 Garzoni: «Non possiamo permetterci di abbassare la guardia»

SwissTXT / pab

23.3.2020

Christian Garzoni, membro del gruppo di coordinamento cantonale sul coronavirus
Christian Garzoni, membro del gruppo di coordinamento cantonale sul coronavirus
Ti-Press

Sono 11, nelle ultime 24 ore, i decessi in Ticino legati al Covid-19. I numeri, aggiornati alle 8.00, indicano inoltre 1'165 casi positivi.

Le misure in vigore, secondo lo specialista in malattie infettive Christian Garzoni (membro del gruppo di coordinamento cantonale sul coronavirus), rimangono dunque fondamentali per tentare di frenare il numero di contagi.

«Le persone a rischio sono soprattutto le persone anziane, ma anche coloro che hanno delle malattie di base al livello dei polmoni, in sovrappeso o col diabete. Abbiamo i dati della Lombardia e ci sono in queste fasce delle mortalità importanti che possono arrivare anche a un paziente su 3 o su 4», spiega Garzoni ai microfoni della RSI.

In cure intense anche persone tra i 30 e i 65 anni

In cure intensive, ha ribadito Garzoni, ci sono anche persone tra i 30 e i 65 anni.

Secondo i dati di oggi sono morte 20 persone nelle ultime 48 ore. Cosa si può dire sul tasso di mortalità? In Italia è alto rispetto ad altri paesi e si parla del 9%, mentre in Ticino? «I numeri sono ancora troppo piccoli per poter fare delle conclusioni - risponde Garzoni - e siamo soprattutto troppo all'inizio di questa brutta epidemia per poter fare delle previsioni. Su questo sarei cauto. Quello che invece si vede e che possiamo prevedere è il tasso di aumento dei casi».

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 226 casi positivi in più. «La curva di aumento è ancora chiaramente in una fase esponenziale - aggiunge il medico -. Non siamo sicuramente in una fase dove possiamo abbassare la guardia. La situazione è stabilmente critica e purtroppo è grave, quindi tutti noi oggi dobbiamo rispettare le misure per fare in modo che questa curva cominci a scendere».

«I posti per ora ci sono e li stiamo potenziando»

Anche il medico cantonale aveva parlato di un picco atteso per questa o la prossima settimana, sappiamo che oggi ci sono 261 persone ricoverate su 1'165 casi accertati e 45 in terapia intensiva, la maggior parte di loro intubate.

Per quanto riguarda la tenuta del sistema sanitario cantonale, Garzoni conclude: «I posti attualmente ci sono e corrispondono ai posti che avevamo previsto di creare. Ricordo però che le autorità sanitarie, la cellula di crisi e gli ospedali sul territorio stanno lavorando per ulteriori potenziamenti, quindi ci stiamo preparando a questo».

Ticino e Grigioni giorno per giorno

Tornare alla home page