Negli ospedali, che si sono preparati, ci sono 58 pazienti ricoverati e 7 in terapia intensiva. A titolo di paragone, in primavera si era arrivati a picchi di rispettivamente di 415 e 75, ma a inizio mese erano 2 e 0.
«Gran parte dei testati sarà asintomatico, ma uno su 20 arriverà in ospedale e prima dell'eventuale trasferimento in cure intense passano altri 5-7 giorni», spiega il dottor Christian Garzoni. «Senza panico», ma «sono numeri da prendere seriamente».
«Lancerei un appello a tutti, prosegue Garzoni ai microfoni della RSI, che è quello di cercare di contenere la diffusione del virus. Tutti noi possiamo fare la nostra parte».
I nosocomi sono pronti a fronteggiare un aumento dei pazienti: «Nelle ultime settimane abbiamo elaborato dei piani e siamo già operativi, sia a Moncucco che a Locarno ci sono reparti dedicati al COVID-19, ci sono piani per cure intensive. Per ora la situazione è sotto controllo».