Giovani e politicaGil Jungreithmeier: «Migliorando le cose penso di restituire qualcosa al Paese»
Paolo Beretta
27.3.2019
Il 7 aprile si svolgono le elezioni cantonali ticinesi. La voce dei giovani è entrata di prepotenza nel dibattito politico in queste ultime settimane con le mobilitazioni a livello mondiale in favore del clima. Per avvicinarsi a questo importante momento della vita politica «Bluewin» ha deciso quindi di incontrare i più giovani candidati dei vari schieramenti in corsa per il Gran Consiglio. Tutti hanno risposto alle stesse tre domande e hanno portato un oggetto che li rappresenta.
È il turno di Gil Jungreithmeier, ventenne di Brissago con la passione per la chitarra classica, all'ultimo anno presso il Centro Professionale Commerciale (CPC) di Locarno.
Signor Jungreithmeier, perché ha deciso di fare politica così giovane?
La risposta è molto semplice: ovunque andassi, sentivo continuamente la gente lamentarsi per tutto. Ma poi nessuna di queste persone faceva concretamente qualcosa per cambiare le cose. A quel punto mi son detto che se ci sono aspetti che non mi vanno bene e che ritengo possano essere migliorati, allora voglio provarci, dato che in Svizzera abbiamo la possibilità di farlo. Ed è così che ho deciso di iscrivermi a un partito, il PLR, il quale rispecchia i miei ideali. In questo modo, cercando di migliorare ciò che può essere migliorato, anche attraverso le mie idee, penso di contribuire a restituire qualcosa al mio Paese.
Perché si è messo a disposizione per il Partito liberale radicale ticinese?
Ho scelto il PLRT perché rispecchia al 100% i miei ideali. E non c'entra la mia famiglia, visto che i miei genitori si interessano di politica, ma non appartengono a nessun movimento. Ho scoperto da solo che i liberali radicali erano il partito giusto per me, perché ogni volta che confrontavo le mie idee e le mie decisioni di voto con le loro erano sempre le stesse. Successivamente, conoscendo i vari membri o i simpatizzanti del PLR e discutendo di vari argomenti con loro, ho riscontrato che effettivamente la pensiamo sempre allo stesso modo e mi sono anche sentito apprezzato.
Come giovane, se lo fa, tramite quali canali si informa?
Mi informo tramite i vari portali sul telefonino o grazie alle varie applicazioni dei giornali. Sono inoltre abbonato a diversi quotidiani che mi arrivano direttamente a casa. Ma mi informo anche su Facebook, attraverso le diverse notizie che arrivano.
Tramite quale oggetto o animale si rappresenta?
L’oggetto che ho scelto è una chiave blu attaccata a un pardino del Festival. La chiave perché apre tantissime possibilità; blu perché è il colore dei liberali. In altre parole, per me si tratta della chiave liberale che apre tante porte e tante nuove opportunità. E in un formato più allegorico, la chiave… è una chiave di lettura. Ognuno ha la sua chiave di lettura e le proprie idee. Il Pardo invece è il simbolo di Locarno e da locarnese il Festival del film è un evento molto importante.
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