Protesta a Lugano UNIA denuncia una «Giustizia a due velocità»

Swisstxt

5.3.2024 - 13:15

Il sindacalista Giangiorgio Gargantini
Il sindacalista Giangiorgio Gargantini
archivio tipress

Azione del sindacato a Lugano, per reclamare più velocità da parte degli inquirenti per le vicende che concernono il mondo del lavoro. 

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Azione sindacale promossa da UNIA nella mattinata di martedì di fronte alla sede del Ministero pubblico a Lugano. Obiettivo: denunciare quella che è stata definita come una «giustizia a due velocità, debole coi forti e forte con i deboli». Questo con un particolare riferimento a una vicenda di gravi irregolarità denunciata, 5 anni fa, da alcuni operai, sul cantiere AlpTransit di Camorino.

Il sindacato chiede alla procura maggior celerità e impegno, quando si tratta di vicende che riguardano il mondo del lavoro.

Il procedimento in questione, ricorda la RSI, risale al 2018 e concerne presunte irregolarità sul cantiere della galleria ferroviaria Alptransit a Camorino: tagli sui salari, turni lavorativi da 20 ore e mancato rispetto delle norme di sicurezza.

La denuncia contro una ditta, nel frattempo finita nel mirino dell’antimafia italiana, venne portata avanti da alcuni operai supportati dal sindacato. Se ne parlò inizialmente alla trasmissione Falò. Dopo qualche tempo la procura aprì un incarto. Ma da allora sono passati 5 anni.

«Io sono estremamente deluso», commenta ai microfoni della RSI il sindacalista Leonardo Schmidt. «Dal 2018, quando ho accompagnato la prima volta i lavoratori in polizia qui a testimoniare, di fatto non abbiamo visto risultati concreti». Anzi, «ci sono ancora dei lavoratori che vogliono testimoniare».

Per Giangiorgio Gargantini, si tratta di un caso emblematico. «Noi abbiamo numerosi casi nei quali i lavoratori coraggiosamente hanno denunciato di avere subito delle gravi violazioni dei loro diritti. E i dossier non avanzano», afferma.

Sottolinea poi che «come sindacalisti siamo in questo momento in 4» ad avere «dei decreti d’accusa per avere semplicemente fatto il nostro lavoro: di controllo sui posti di lavoro o di sostegno ai lavoratori in momenti di protesta o di sciopero».

Quanto rivendicato oggi nei confronti della magistratura sarà anche al centro di una risoluzione che sarà discussa, sabato prossimo, durante il congresso regionale di UNIA.