Intese cartellistiche Appaltopoli nei Grigioni, le raccomandazioni del rapporto

ATS

27.11.2019 - 14:44

Il consigliere di stato retico Peter Peyer ha rinnovato la fiducia al comandante della polizia cantonale.
Il consigliere di stato retico Peter Peyer ha rinnovato la fiducia al comandante della polizia cantonale.
Source: KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER

Il rapporto esterno voluto dal Governo retico sul caso Adam Quadroni, l'impresario che scoperchiò lo scandalo delle intese cartellistiche, è stato presentato oggi, mercoledì: formula varie raccomandazioni alle autorità come fatto ieri dalla Commissione parlamentare d'inchiesta.

Il Consiglio di Stato grigionese aveva ordinato l'avvio dell'inchiesta amministrativa nel 2018, una volta apprese le conclusioni della Commissione della concorrenza (COMCO) su quello che era stato definito il più grosso cartello del settore, che avevano portato a una multa di 7,5 milioni di franchi inflitta ad alcune imprese di costruzione.

Dopo che ieri, martedì, sono stati resi pubblici i risultati cui è giunta la Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI), oggi è dunque toccato ad Andreas Brunner, già procuratore generale del Canton Zurigo, tornare sui fatti verificatisi tra il dicembre 2016 e il novembre 2017.

Informazioni non verificate dalla polizia

Chiamato a chiarire le responsabilità dei funzionari del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità l'ex magistrato ha evidenziato lacune che hanno messo a dura prova (come riconosciuto oggi dallo stesso consigliere di Stato Peter Peyer presente alla conferenza stampa tenutasi a Coira) lo Stato di diritto. Secondo Brunner, la messa in atto di procedure corrette deve avvenire anche in presenza di pressioni sui rappresentanti delle istituzioni confrontate con persone difficili.

Al centro delle critiche è finito il comandante della polizia cantonale Walter Schlegel. L'azione delle forze dell'ordine, è emerso, si è basata su una serie di informazioni raccolte sul conto di Quadroni – riguardanti il suo stato di salute in relazione al paventato di rischio di suicidio, la sua situazione familiare e la sua pericolosità – che non sono mai state oggetto di verifica (o almeno messe in dubbio) dalla polizia come da parte dei vari servizi che si sono occupati del caso, fra cui anche l'Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA).

19 provvedimenti per evitare casi simili

Da qui la lista di 19 provvedimenti da prendere affinché non abbiano più a verificarsi casi simili, fra cui l'introduzione di un sistema che permetta meglio di gestire le minacce esterne all'amministrazione tramite un apposito software (Octagon), la riorganizzazione del comando di polizia cantonale e una migliore documentazione delle azioni svolte dai funzionari incaricati, segnatamente dall'APMA.

Ringraziando per la «valutazione critica» svolta da Brunner il consigliere di Stato Peyer ha allora indicato che alcune misure fra le «raccomandazioni operative per ottimizzare il lavoro delle autorità» (come il sistema di gestione delle minacce) sono già state inserite nel Programma di governo 2021-2024, altre sarebbero già state seguite non solo in seno all'APMA ma anche a livello di polizia cantonale.

Rinnovata la fiducia al comandante di polizia

Rispondendo ai giornalisti Peyer ha quindi rinnovato la sua fiducia all'attuale comandante di polizia, ritenendolo «persona integra e competente» capace di attuare «importanti ottimizzazioni».

Riguardo infine al cartello creato dalle imprese edili nella Bassa Engadina, fatto all'origine delle problematiche emerse, Peyer ha indicato ad ATS-Keystone che ad oggi non è possibile tirare conclusioni in merito.

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