GrigioniCasi di rigore: aiuti per per il commercio al dettaglio
danu, ats
12.3.2021 - 10:27
Le imprese del commercio al dettaglio con sede nei Grigioni possono presentare da subito una domanda di aiuti per casi di rigore legati alla pandemia da coronavirus. Chi ha già provveduto non deve ripetere la richiesta. Attivata anche una nuova soluzione informatica.
Keystone-SDA, danu, ats
12.03.2021, 10:27
12.03.2021, 10:39
SDA
Nel quadro del programma per i casi di rigore della Confederazione e del Cantone dei Grigioni, il Governo retico comunica oggi la decisione di indennizzare, nella misura del 75% della perdita economica, le imprese che durante la pandemia di Covid‐19 hanno subito un calo del fatturato causato dalle misure decise dalle autorità.
A partire da subito, anche le imprese del commercio al dettaglio possono presentare una domanda di sostegno. Sono considerate le ditte che tra il 18 gennaio e il 28 febbraio 2021 hanno dovuto chiudere completamente o parzialmente i loro negozi, oppure che sono state costrette a limitare il numero di prodotti in vendita.
L'amministrazione cantonale ha introdotto una nuova soluzione informatica allo scopo di snellire l'erogazione dei contributi. Si precisa che le imprese del commercio al dettaglio sono chiamate a compilare un'apposita rubrica all'interno del sistema.
Per informazioni complete, i responsabili invitano le aziende a voler consultare il sito web del Dipartimento dell'economia pubblica e socialità.
La statistica dei casi di rigore
Secondo la statistica cantonale dei Grigioni, finora sono state presentate 479 domande, 7 in più della settimana scorsa. Di queste, 227 state accolte, 31 sono state respinte, mentre 221 richieste si trovano attualmente in fase di evasione.
Fino al 10 marzo 2021 sono stati versati 15,58 milioni di franchi (3,83 in più della settimana precedente) ed è in corso il versamento di altri 1,27 milioni di franchi.