Grigioni Comitato interpartitico per il nuovo sistema elettorale

pl, ats

30.3.2021 - 14:54

Nella foto

una veduta panoramica sulla sala del Gran Consiglio grigionese

durante una seduta. 
Nella foto una veduta panoramica sulla sala del Gran Consiglio grigionese durante una seduta. 
Ti-Press /Archivio

Un comitato interpartitico ha lanciato oggi la campagna a favore del nuovo sistema proporzionale per l'elezione del Gran consiglio dei Grigioni. Ad eccezione del PDC, vi fanno parte tutti i partiti rappresentati nel parlamento cantonale, come pure i Verdi.

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Nel canton Grigioni il passaggio dal maggioritario a un sistema proporzionale è già stato bocciato otto volte alle urne fra il 1937 e il 2013. Il prossimo scrutinio è in programma il prossimo 13 giugno, quando si deciderà sul cosiddetto «compromesso grigionese» su cui si sono accordati in febbraio i gruppi rappresentati in Gran consiglio.

Il nuovo sistema, noto come doppio Pukelsheim – e già applicato in diversi cantoni -, mantiene gli attuali 39 circoli elettorali e prevede un doppio conteggio: i seggi vengono in un primo tempo ripartiti un base alla quota di elettori a livello cantonale (sovraripartizione), ma in una seconda fase si tiene conto anche dei «voti residui» che altrimenti andrebbero persi nei circoli più piccoli (sottoripartizione). Il sistema è perciò considerato più favorevole ai partiti minori.

L'accordo è arrivato dopo che nel 2019 il Tribunale aveva stabilito che il sistema attuale è in parte anticostituzionale. Per il comitato interpartitico a favore del «sì», il nuovo sistema è «una scelta storica perché conserva tutti i circoli esistenti e assicura in questo modo che anche le piccole valli siano rappresentate. Allo stesso tempo fa in modo che ciascun voto nel Cantone conti allo stesso modo e che ci possa effettivamente essere una scelta in tutti i circoli».

Per il comitato a favore, non esiste una vera alternativa al nuovo sistema proporzionale. Se fosse respinto, governo e parlamento si vedrebbero costretti ad elaborare con una procedura accelerata «un sistema peggiore». La questione deve infatti essere risolta entro il 15 maggio 2022, quando si terranno le prossime elezioni per il rinnovo del parlamento cantonale.