GrigioniDue lingue seconde per gli impiegati di commercio
danu, ats
18.3.2021 - 14:48
La Pro Grigioni Italiano (Pgi), l'organizzazione che vigila sulla promozione dell'italiano nei Grigioni, chiede l'insegnamento di due lingue seconde nella formazione degli impiegati di commercio. Secondo la Pgi, questa soluzione rafforza la coesione nazionale.
Keystone-SDA, danu, ats
18.03.2021, 14:48
18.03.2021, 15:03
SDA
Nella sua comunicazione odierna la Pgi si dichiara «inquieta» in relazione alla prevista riforma «Impiegati di commercio 2022» (IC22), elaborata dalla Conferenza svizzera dei rami di formazione e degli esami commerciali, in accordo con la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI).
Secondo la Pgi, il cambiamento prospettato potrebbe infatti indebolire l'insegnamento delle lingue nazionali nella formazione professionale. Il sodalizio che promuove l'italiano nei Grigioni ha quindi deciso di partecipare all'indagine conoscitiva sulla revisione dell'ordinanza. Inoltre invita tutti gli enti interessati a partecipare alla procedura di consultazione che terminerà il 20 aprile 2021.
La Pro Grigioni italiano è favorevole alla variante del 4 gennaio 2021, la quale prevede l'insegnamento di due lingue seconde. Ciò contribuirebbe al rafforzamento della coesione nazionale e cantonale, nonché una facilitazione dell'accesso alla maturità professionale.
Sollecitato anche il Cantone
Considerando la storia, la struttura sociale e la Costituzione, il Cantone dei Grigioni è politicamente chiamato a fare in modo che la lingua seconda obbligatoria nella formazione professionale sia una lingua cantonale. Tuttavia l'importanza della lingua tedesca sul posto di lavoro è incontestabile in tutte le regioni, comprese quelle di lingua italiana.
La Pgi condivide l'affermazione della SEFRI, secondo cui la variante proposta «consente di mettere tutti gli apprendisti sullo stesso piano».