Questa mattina, poco meno di 30 persone di Brienz (GR) hanno fatto ritorno, per circa 90 minuti, al loro paese evacuato. Hanno colto l'opportunità di prendere i ricordi più cari dalle loro case e gli oggetti essenziali per la vita quotidiana.
Veduta panoramica di Brienz, il cui destino è legato a quello della frana che sta per cadere.
L'agricoltore Gian Liesch riceve un apparecchio radio prima di recarsi su un prato da falciare, fotografato a Brienz martedì 6 giugno 2023. Gli agricoltori del villaggio sono stati autorizzati a falciare i prati inferiori martedì per la prima volta da quando il villaggio è stato evacuato. Per motivi di sicurezza sono dotati di apparecchiature radio. Due milioni di metri cubi di roccia provenienti dalla frana minacciano di cadere.
Un contadino falcia il suo prato nella «zona rossa», fotografato martedì 6 giugno 2023 a Brienz.
Gli agricoltori di Brienz
Veduta panoramica di Brienz, il cui destino è legato a quello della frana che sta per cadere.
L'agricoltore Gian Liesch riceve un apparecchio radio prima di recarsi su un prato da falciare, fotografato a Brienz martedì 6 giugno 2023. Gli agricoltori del villaggio sono stati autorizzati a falciare i prati inferiori martedì per la prima volta da quando il villaggio è stato evacuato. Per motivi di sicurezza sono dotati di apparecchiature radio. Due milioni di metri cubi di roccia provenienti dalla frana minacciano di cadere.
Un contadino falcia il suo prato nella «zona rossa», fotografato martedì 6 giugno 2023 a Brienz.
Un'altra ventina di abitanti del villaggio, che conta complessivamente 84 domiciliati, vi potrà tornare oggi pomeriggio, ha spiegato a Keystone-ATS il responsabile della comunicazione di Brienz, Christian Gartmann.
«L'umore di coloro che stanno rientrando è positivo», ha detto Gartmann. «Le persone sono felici di poter tornare al paese seppur soltanto per un breve momento».
Brienz è stato evacuato il 12 maggio scorso perché minacciato da una grande frana e da 26 giorni i suoi abitanti non hanno quindi più potuto rientrare. Due milioni di metri cubi di roccia – l'equivalente di 2'000 case unifamiliari – minacciano infatti di precipitare su Brienz dall'imponente pendio della montagna che sovrasta il villaggio.