GrigioniVerso l'interpretazione simultanea durante i lavori in Gran Consiglio
danu, ats
21.4.2022 - 16:50
Il Gran Consiglio retico introduce l'interpretazione simultanea durante i lavori parlamentari a partire dalla sessione di ottobre 2023. L'infrastruttura costerà inizialmente circa 1 milione di franchi, mentre i servizi d'interpretazione circa 150'000 all'anno.
danu, ats
21.04.2022, 16:50
21.04.2022, 16:56
SDA
Nell'agosto del 2019 il Parlamento retico aveva accolto una mozione del granconsigliere Tobias Rettich (PS Fünf Dörfer) che chiedeva l'introduzione dell'interpretazione simultanea durante i dibattiti del Legislativo dei Grigioni, all'insegna di una sano, vivo e concreto trilinguismo cantonale.
Nella sessione di dicembre del medesimo anno il Gran Consiglio aveva approvato all'unanimità una decisione diretta che permetteva l'immediata creazione di una commissione ad hoc.
Nel suo lavoro la commissione ha elaborato due varianti. La «Variante minima» – quella sostenuta dalla commissione ad hoc – prevede l'interpretazione dall'italiano al tedesco e viceversa, dal romancio al tedesco e dal romancio all'italiano. Le interpretazioni sono pubblicamente fruibili sia all'interno della sala del Gran Consiglio che in streaming. La «Variante massima», quella scartata per motivi logistici, finanziari e pratici, prevedeva invece la completa interpretazione simultanea bidirezionale nelle tre lingue cantonali.
Considerando che i deputati romanci conoscono molto bene la lingua tedesca, la «Variante minima» rappresenta la soluzione migliore e più ragionevole. Ne sono convinte anche le due organizzazioni linguistiche grigionesi Lia Rumantscha e Pro Grigioni Italiano.
Differenza tra interpretazione e traduzione
Nel suo intervento il deputato Rodolfo Fasani (Centro Mesocco) ha spiegato per bene la differenza fra traduzione e interpretazione. Essendo un lavoro svolto in simultanea, bisogna infatti parlare d'interpretazione e non di traduzione. Proprio in questo contesto è stata necessaria anche una precisazione a livello legale: «Eventuali errori oppure un guasto parziale o totale del servizio d'interpretazione non hanno alcun effetto giuridico sugli oggetti trattati».
Nella seduta odierna, Il Gran Consiglio retico ha approvato il progetto «Variante minima» e il suo finanziamento con 88 voti a favore, 14 contrari e 1 astenuto.
I costi del trilinguismo in Parlamento
L'allestimento dell'infrastruttura necessaria, compreso l'adeguamento del sistema audio attuale, prevede un costo iniziale complessivo di 1,17 milioni di franchi. I costi ricorrenti annuali legati ai servizi di traduzione simultanea ammontano a circa 144'000 e corrispondono a 24'500 franchi per ogni sessione parlamentare. Vanno inoltre aggiunti anche circa 30'000 franchi per l'aumento dei lavori di trascrizione dei dibattiti curati dalla Cancelleria dello Stato.
Effetti collaterali
Il messaggio presentato nella seduta odierna del Parlamento retico si sofferma anche su aspetti che possono sembrare di effetto collaterale, ma che vanno considerati seriamente. L'introduzione dell'interpretazione simultanea permetterà di cogliere la presenza della lingua italiana e di quella romancia come una consuetudine all'interno dei dibattiti parlamentari.
Questo servizio potrà interessare anche ai media, i quali potranno far capo direttamente agli interventi parlamentari nella lingua originale oppure nelle interpretazioni. Inoltre la comunicazione nelle tre lingue cantonali potrà favorire l'interesse dei cittadini alla politica e magari convincere a candidarsi anche quei cittadini o quelle cittadine di lingua romancia o italiana che non si sentono sufficientemente competenti nella lingua di Goethe.
Il servizio d'interpretazione simultanea nel Gran Consiglio retico sarà operativo a partire dalla sessione di ottobre 2023. Si tratta di un evento storico, quello di oggi. Il primo tentativo di introdurre l'interpretazione simultanea risale a ben 32 anni fa su iniziativa dell'allora Gran Consigliere di Coira Andrea Bianchi.