Grigioni Tunnel A13 di Roveredo, troppi incidenti

ATS

11.9.2020 - 12:00

Poco prima del tunnel di Roveredo (GR) la strada nazionale A13 passa da quattro a due corsie. È la probabile causa di incidenti gravi.
Poco prima del tunnel di Roveredo (GR) la strada nazionale A13 passa da quattro a due corsie. È la probabile causa di incidenti gravi.
Source: KEYSTONE/TI-PRESS/GABRIELE PUTZU

In quattro anni, quattro incidenti gravi all'interno del tunnel della A13 a Roveredo. Tre Gran Consiglieri della Mesolcina (GR) chiedono ora misure efficaci in tempi brevi tramite una lettera aperta al Governo retico e alle Camere federali.

«Lo scorso fine settimana è stato nuovamente caratterizzato da un grave incidente della circolazione verificatosi all'interno della galleria A13 in località San Fedele a Roveredo. A partire dall'autunno del 2016, anno dell'inaugurazione del tunnel, si contano già almeno quattro gravi incidenti della circolazione, tra cui uno purtroppo mortale.» Lo scrivono in una lettera aperta, indirizzata al Governo dei Grigioni e ai Consiglieri nazionali e degli Stati, tre Gran consiglieri della Bassa Mesolcina: Samuele Censi, Nicoletta Noi-Togni e Manuel Atanes.

Un problema irrisolto

In sede di progetto era stata evidenziata la pericolosità di un'autostrada a quattro corsie che si immette in un tunnel a canna unica a due corsie. Questa particolarità avrebbe potuto causare incidenti ad automobilisti disattenti o non pratici del tracciato.

Nella lettera i politici firmatari affermano che le misure prese dall'Ufficio federale delle strade (USTRA), poco prima dell'inaugurazione della galleria, risultarono un mero palliativo per la sicurezza della strada. Ora vengono richieste delle misure più efficaci per ridurre il rischio di collisioni frontali non appena la strada nazionale si riduce ad un'unica corsia.

Serve separare le corsie

I tre Gran consiglieri della Mesolcina ricordano inoltre i numerosi interventi critici in seno al Gran Consiglio retico che mai sfociarono in misure concrete. Ora si propone la posa di barriere protettive, eventualmente facilmente amovibili, per separare innanzitutto le due corsie e che nel contempo permettano un soccorso agile in caso di incidenti.

Contattato da Keystone-ATS, il primo firmatario della lettera Samuele Censi ricorda che molti convalligiani evitano spesso l'utilizzo del tunnel per paura di essere vittime di incidenti.

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