Mendrisiotto «vestito» di marroneI boschi ticinesi confrontati con la siccità
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26.8.2022
Mentre si constatano degli effetti positivi a seguito delle recenti precipitazioni, per quantificare le perdite bisognerà aspettare la prossima primavera.
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26.08.2022, 21:24
26.08.2022, 21:34
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È infatti troppo presto per saperlo: bisogna aspettare la prossima primavera per poter quantificare le perdite e capire se si dovrà intervenire nei boschi di protezione, chiarisce Roland David, capo della Sezione forestale, ai microfoni della RSI.
Le settimane di siccità e caldo hanno colorato i boschi del Mendrisiotto di marrone. Si tratta di un fenomeno naturale, spiega David alla RSI: «Di fronte ai periodi siccitosi gli alberi hanno la capacità di interrompere precocemente la stagione vegetativa per proteggersi». Nonostante non sia un fenomeno inusuale, quest'anno «lo riscontriamo su delle estensioni boschive piuttosto grandi».
Quando inizierà la prossima primavera si potrà tracciare un bilancio del reale impatto della siccità sulle piante. Nel frattempo - osserva alla RSI - «abbiamo notato che le poche precipitazioni degli scorsi giorni hanno avuto degli effetti positivi».
È soprattutto il castagno che nel Mendrisiotto sta risentendo del caldo e della siccità, così come era avvenuto nell'estate del 2003. «In particolare sui terreni calcarei, abbiamo constatato che stanno soffrendo anche il carpino, la roverella e la betulla» conclude ai microfoni della RSI.