Dopo le denunce Tornano i messicani alla Tri-star di Bioggio

SwissTXT / red

30.5.2023 - 18:07

Il lungo «adios» della Tri-star di Bioggio
Il lungo «adios» della Tri-star di Bioggio
Tipress

La casa madre statunitense, stavolta, ha presentato richiesta ufficiale per i permessi da praticante. Spiragli di lavoro per la settantina di professionisti lasciati a casa nel 2024.

30.5.2023 - 18:07

Il tentativo di due mesi fa era stato un passo falso: allora 18 operai messicani (e il direttore) erano stati denunciati per il loro «apprendistato» abusivo alla Tri-star di Bioggio. Erano giunti in Ticino senza permesso per imparare a usare i macchinari dell’azienda di microelettronica, che chiuderà i battenti l’anno prossimo per trasferire la propria produzione a Nogales, in Messico.

Il piano della casa madre statunitense Carlisle non si arresta e stavolta è stata fatta richiesta ufficiale. Il dossier è giunto la scorsa settimana sul tavolo della Commissione del mercato del lavoro, che coinvolge rappresentanti del Cantone, dei datori di lavoro e delle parti sociali. La maggioranza ha dato il via libera a una mezza dozzina di permessi da praticante della durata di circa tre mesi. Ora si attende il nulla osta della Confederazione, ma dovrebbe essere solo una formalità.

La porta aperta ai messicani lascia l’amaro in bocca a Vincenzo Cicero, responsabile industria del sindacato UNIA: «Trovo sia una decisione assolutamente inaccettabile. L’interesse, politico ed economico, sarebbe quello di salvaguardare le imprese che sono sul nostro territorio e non di favorire il fatto che partano oltre i confini nazionali», ha dichiarato alla RSI.

Per la settantina di dipendenti si apre uno spiraglio

Ma il criterio economico, che di solito stoppa l’ammissione di cittadini da Stati extra UE, non varrebbe nel caso di una domanda temporanea per motivi di formazione.

Quello di Bioggio resta dunque un «adios», ma per la settantina degli attuali dipendenti della Tri-star si apre uno spiraglio, non in Messico ovviamente dove un 20% dei macchinari è già stato spedito nel corso di un’operazione che dovrebbe concludersi nel maggio 2024.

Stando a informazioni raccolte dalla RSI, un grande gruppo con sede nella Svizzera romanda ha deciso di trasferire nel Luganese i propri macchinari, che sono gli stessi usati a Bioggio. Per i professionisti qualificati si aprirebbero dunque interessanti prospettive di riassunzione.

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