Da inizio estate Una 50ina all'ospedale per il caldo in Ticino, ecco la località più colpita

Swisstxt / Red

20.7.2023

Immagine simbolica.
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© Ti-Press / Alessandro Crinari

L'ondata di caldo che ha travolto il Ticino ha pesato sugli ospedali. Da inizio estate, a causa delle temperature elevate sono finite al pronto soccorso 46 persone, riporta la RSI.

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La responsabile del servizio di pronto soccorso e medicina d'urgenza dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Roberta Petrino si è espressa ai microfoni dell'emittente di Comano: «La situazione è abbastanza complessa. Questi 4-5 giorni che stiamo vivendo adesso sono oggettivamente assai pesanti».

Perché le persone finiscono al pronto soccorso?

Per quale motivo le persone finiscono all'ospedale? Petrino individua tre categorie principali di pazienti: quelli «anziani, più o meno un terzo», che arrivano in pronto soccorso per disidratazione e di solito con un «peggioramento della funzione renale e pressione bassa».

La seconda categoria sono «i lavoratori che lavorano sotto il sole», al esempio chi dirige il traffico o opera nei cantieri. Infine ci sono i «giovani sportivi» che «vanno a camminare, a correre».

Mendrisio è la località più a rischio

La struttura più toccata fino adesso è il pronto soccorso di Mendrisio, dove sono arrivate circa 15 persone, di cui sei ricoverate. Secondo i medici questo è dovuto al fatto che è la regione dove circola meno aria, quindi il termometro sale più in fretta.

Anche la forte umidità aggrava la disidratazione, questa condizione dell'aria «dà una percezione della temperatura ancora più alta e riduce la traspirazione», afferma Petrino.

Attenzione se si prendono certi farmaci

Le categorie al rischio con il caldo sono gli anziani soli, ma anche chi assume certi farmaci, ad esempio quelli per la pressione alta. Petrino spiega alla RSI che «col caldo la pressione tende a scendere».

Bisogna prestare attenzione anche se si assumono farmaci diuretici, che fanno aumentare «il rischio di disidratazione», pericolo che si corre anche con medicamenti «psichiatrici e neurologici».

È sempre necessario consultare il medico prima di ridurre le dosi o in caso di dubbi.