Contro la violenza Il consultorio la «Casa delle donne» potenzia il suo servizio 

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3.3.2023

Nella foto illustrativa d'archivio una scena di violenza domestica. 
Nella foto illustrativa d'archivio una scena di violenza domestica. 
© Ti-Press / Ti-Press

Presto le donne che lasciano il centro protetto potranno essere ospitate in una una nuova struttura, cosiddetta «di transizione». Lo rende noto la RSI.

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L'aiuto che si fornisce alle donne vittime di violenza costrette a rifugiarsi nella «Casa delle donne» di Lugano non deve fermarsi al primo rifugio. Il sostegno sarà potenziato anche quando devono lasciare la struttura protetta.

Venerdì a Lugano, durante la presentazione di una nuova associazione chiamata Pane e Rose che raccoglierà fondi a favore della «Casa delle donne», è emersa una novità, che riguarda proprio il delicato passaggio, fuori dalla casa, dove  s'inserirà una nuova struttura, cosiddetta «di transizione», ha annunciato Daniele Jörg, il presidente dell'associazione consultorio «Casa delle donne».

«Dalla struttura protetta e di conseguenza segreta, per i casi di violenza domestica, si passerà ad una seconda possibilità di alloggio, tendente al re-inserimento verso una vita quotidiana il più possibile normale», spiega Jörg. Il progetto coinvolge anche il Cantone e sarà regolato da un mandato di prestazione. «E probabilmente partirà in maggio», prosegue.

L'emergenza è reale. Ed i casi per cui, potendolo fare, si sarebbe già optato per questo tipo di accompagnamento «non sono pochi», conclude Jörg.