Giovanni Morini (HCL) all'arrivo sul Monte Generoso assieme ad alcuni compagni di squadra e ad alcuni di quella avversaria.
I giocatori dell'HC Lugano e dell'HC Ambri Piotta partecipanti al Clean Up Derby.
I giocatori all'opera nella raccolta di rifiuti.
I giocatori all'opera nella raccolta di rifiuti.
Rocco Pezzullo (HCAP) durante un momento del Clean Up Derby.
Chiara Brischetto (Ferrovia Monte Generoso) e Viviana Carfì (Media & PR Manager Ferrovia Monte Generoso) accanto a un giocatore per squadra.
I giocatori di Ambrì e Lugano si son sfidati nel ripulire la natura
Giovanni Morini (HCL) all'arrivo sul Monte Generoso assieme ad alcuni compagni di squadra e ad alcuni di quella avversaria.
I giocatori dell'HC Lugano e dell'HC Ambri Piotta partecipanti al Clean Up Derby.
I giocatori all'opera nella raccolta di rifiuti.
I giocatori all'opera nella raccolta di rifiuti.
Rocco Pezzullo (HCAP) durante un momento del Clean Up Derby.
Chiara Brischetto (Ferrovia Monte Generoso) e Viviana Carfì (Media & PR Manager Ferrovia Monte Generoso) accanto a un giocatore per squadra.
I giocatori dell'Hockey Club Ambrì Piotta e Lugano si sono incontrati mercoledì non sulla pista di ghiaccio, ma sui sentieri e i prati in vetta al Monte Generoso per ripulire la natura dai rifiuti in occasione del «Clean up day».
La Ferrovia Monte Generoso punta all'ecologia e da diverso tempo organizza svariati eventi di questo genere.
Chiara Brischetto, responsabile marketing, ha spiegato ai microfoni della RSI che la scelta di coinvolgere le due squadre è nata dalla speranza che l'esempio dei giocatori, idoli di giovani e di molti fan, riesca a raggiungere le persone in modo più concreto.
Brischetto sottolinea infatti che, sebbene i sentieri paiano spesso puliti, è ormai da anni che la raccolta di mozziconi, vetri, bottiglie e altri rifiuti è all'ordine del giorno. In tal senso, le iniziative per la pulizia delle montagne ticinesi sono molte e per fortuna i volontari non mancano.
Per quel che concerne la giornata odierna, però, il derby del littering lo ha vinto l'Ambrì. Ma in realtà ad aver vinto davvero è stato l'ambiente.