Indizi storici Il nuovo Papa potrebbe avere origini grigionesi. Ecco perché

fon

27.6.2025

Robert Francis Prevost potrebbe avere origini grigionesi.
Robert Francis Prevost potrebbe avere origini grigionesi.
Keystone

Papa Leone XIV potrebbe avere radici nei Grigioni: una nuova ricerca lancia l'ipotesi grazie a indizi storici legati al suo cognome di famiglia.

Nicolò Forni

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  • La FHGR sta esplorando le origini di Papa Leone XIV nell'ambito di un progetto sul «turismo degli antenati».
  • Documenti conservati nell'Archivio culturale dell'Alta Engadina attestano la presenza storica della famiglia Prevost nei Grigioni.
  • Secondo lo storico Kurt Gritsch, è plausibile che gli antenati del Papa fossero emigranti provenienti dal territorio retico.

Robert Francis Prevost, ovvero Papa Leone XIV, potrebbe avere origini grigionesi. È quanto ipotizza la Scuola universitaria professionale dei Grigioni (FHGR), che sta portando avanti un progetto dedicato al cosiddetto «turismo degli antenati» - ovvero viaggi intrapresi per riscoprire le proprie radici familiari.

Tra i partner dell'iniziativa figura anche l'Archivio culturale dell'Alta Engadina, custode di diversi documenti che attesterebbero la presenza della famiglia Prevost nei territori retici «da secoli».

Tra i documenti conservati a Zuoz figura anche quello di un Benedikt Prevost, che fu abate a Disentis alla fine del 1800.

Prevost è il cognome che il nonno del Papa scelse una volta emigrato negli Stati Uniti, abbandonando quello originario - Salvatore Giovanni Riggitano - e adottando quello della madre, di origini francesi.

«Gli antenati di Papa Leone XIV provengono dall'Italia e dalla Francia: è plausibile che siano stati emigranti grigionesi», afferma il responsabile del Kulturarchiv Oberengadin, Kurt Gritsch, in un articolo della Scuola universitaria professionale.

Forse al momento non è possibile stabilire con assoluta certezza un legame diretto con le Alpi grigionesi. Ma che la storia del Papa possa riemergere tra i registri di un archivio engadinese può ricordare che ognuno di noi ha radici che potrebbero affondare in luoghi insospettati.