PetizioneI lavori sull'A2 tra Lugano e Mendrisio fanno discutere
SwissTXT / pab
2.2.2021 - 19:27
La terza corsia dinamica sull'A2 tra Lugano e Mendrisio non fa l'unanimità, è noto. A Melano un gruppo di cittadini ha lanciato una petizione per chiedere a Berna di respingere il progetto di competenza federale, e in pochi giorni sono già state raccolte oltre mille firme.
«Aumentare la capacità di questa strada, secondo le riflessioni degli abitanti, significa più traffico e più fastidi», ha spiegato ai microfoni della RSI Marzio Proietti, uno dei promotori della petizione.
Oltre all'impatto finale sul territorio, si temono disagi legati al lungo cantiere: si stima dal 2030 al 2040. «Pensando agli interventi attuali e futuri, autostrada AlpTransit e mezzi pubblici, è necessario che ci sia un coordinamento - prosegue Proietti - Va veramente fatto un discorso più globale di pianificazione e di progettazione, sia territoriale che legato al traffico».
Le osservazioni del Municipio di Melano
Il Municipio di Melano non condivide le ragioni della petizione: «Dire 'no' a priori ci sembra un'incoerenza. È chiaro però che sono possibili dei miglioramenti rispetto al progetto», spiega il sindaco Daniele Maffei.
Martedì si è inoltre appreso che il Municipio ha scritto il 19 gennaio alla consigliera federale Simonetta Sommaruga invitandola ad andare a Melano per il Primo Agosto ed esponendo le preoccupazioni della popolazione per l'impatto che le opere stradali e ferroviarie avranno per il comune. «Per Bissone e per Maroggia ci sono dei miglioramenti indiscutibili - prosegue Maffei - Melano sarà invece un po' penalizzata».
Viene tra le altre cose ribadita la necessità di fare in modo che la galleria autostradale non si fermi a Maroggia ma continui fin dopo Melano. O ancora: sul fronte AlpTransit, di prevedere la porta sud della galleria a Bissone.
Un progetto da 2 miliardi
Il progetto costerà quasi 2 miliardi di franchi e prevede di sfruttare la corsia di emergenza come terza corsia dinamica durante le ore di punta, con un corollario di opere e adeguamenti.
Il progetto è ora in fase di consultazione: entro il 15 marzo i comuni interessati dovranno dire la loro al cantone, che a sua volta dovrà poi rispondere alla Confederazione.