Finalmente una realtà Il Ticino ha il salario minimo

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11.12.2019 - 21:26

Palazzo delle Orsoline a Bellinzona
Palazzo delle Orsoline a Bellinzona
Ti-Press

Il salario minimo in Ticino è realtà. Il Parlamento - con 45 voti a favore, 30 contrari e un astenuto - mercoledì sera ha approvato la legge che traduce in pratica la volontà espressa dai cittadini che il 14 giugno 2015 hanno approvato l'iniziativa dei Verdi «Salviamo il lavoro in Ticino!».

A quattro anni e mezzo di distanza, il Gran Consiglio ha dato la sua adesione al compromesso tra i partiti raggiunto in Commissione della gestione su un progressivo innalzamento dai 19.75 franchi introduttivi ai 20.25 franchi all'ora.

La questione è stata trattata al termine di una sessione già carica. Alle 20.00 il presidente Claudio Franscella ha deciso di continuare i lavori in notturna, perché «per rispetto del paese» l'oggetto andava trattato fino in fondo.

Discussione in aula sui minimi dettagli

La soluzione delineata da PPD, Lega, PS e Verdi non ha accontentato tutti e la discussione in aula si è concentrata sulla pioggia di emendamenti migliorativi presentati da quasi tutte le forze politiche, comprese quelle che il rapporto lo avevano firmato.

Senza scampo le richieste dell'MPS, che puntava a una paga sensibilmente più alta, a far discutere maggiormente è stata la proposta del PLR, disposto a salire da una prima soglia di 19.00-19.50 nel 2021 fino a 20.50 nel 2026, ma previa valutazione dell'impatto a ogni tappa.

Il Parlamento ha detto «no» con 53 voti contro 22. Respinta anche la proposta dell'UDC di legare il salario minimo alla preferenza indigena.

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