Scuole Vacanze estive lunghe in Ticino, un problema?

Swisstxt

20.6.2022 - 18:12

In Ticino sono iniziate le vacanze e con loro i giorni di spensieratezza, senza lezioni e compiti. Si ritornerà in aula il 29 agosto dopo 10 settimane di interruzione didattica, il doppio per esempio dei cantoni Berna, Zurigo o San Gallo. La prolungata assenza dai banchi è un problema per l'apprendimento? La RSI ha provato a dare una risposta. 

Immagine simbolica.
Immagine simbolica.
© Ti-Press / Elia Bianchi

SwissTXT

Il Ticino è tra i cantoni con più vacanze estive, ma lo scarto diminuisce di molto se si calcola tutto l'anno. Gli altri cantoni recuperano diverse settimane in ottobre, a febbraio e attorno a Pasqua.

E la situazione – è davvero curioso – addirittura si ribalta se guardiamo alle ore effettive passate sui banchi. Gli allievi ticinesi sono al di sopra della media svizzera. Dunque, niente «effetto vacanze».

Le lunghe vacanze estive, un problema?

Ci si può però chiedere se il lungo periodo senza lezioni durante l'estate influisca sull'apprendimento. 

Vanno in questa direzione le considerazioni di Tina Hascher, professoressa dell'Istituto delle scienze dell'educazione dell'Università di Berna, riportate dalla RSI. «In Ticino le ferie sono così lunghe perché il caldo impedisce a scolari e scolare di concentrarsi», afferma.

«D'altra parte un lungo periodo di vacanze ha effetti negativi sull'apprendimento e può essere problematico», sostiene.

Zaninelli: «Bisogna ridare valore a questo tempo libero»

La RSI ha interrogato sulla questione Tiziana Zaninelli, caposezione dell'Insegnamento medio del Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS). 

«Ho tre considerazioni», dice. «La prima è che la vacanza è per definizione un tempo libero, vuoto, che si occupa con attività diverse rispetto a quelle scolastiche. Credo che bisogna ridare valore a questo tempo libero».

«La seconda è che esiste un modo diverso di apprendere, come andare in vacanza, in colonia e fare attività fuori dall'aula», aggiunge.

Infine la terza considerazione «è didattica: quando si torna sui banchi a settembre c'è un momento di ripresa di quello che si fatto l'anno precedente, si fa un passo indietro per poi andare avanti».

Zanini spiega anche che «i risultati PISA dimostrano che i nostri ragazzi hanno buoni risultati e in alcune materie addirittura migliori che nel resto della Svizzera, quindi da questo punto di vista possiamo essere molto tranquilli», riporta l'emittente di Comano.