Incidente in Val di Blenio Imboccato un sentiero non ufficiale, la SAT: «Impensabile bloccarlo»

SwissTXT / red

6.9.2022

Una parte del gruppo ha imboccato il sentiero non ufficiale
Una parte del gruppo ha imboccato il sentiero non ufficiale
archivio Ti-Press

Le considerazioni di Enea Solari, presidente della SAT Lucomagno, a seguito del tragico incidente che si è verificato domenica in Valle di Blenio.

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Un 14enne morto, e due coetanei gravemente feriti: la tragedia si è verificata domenica, poco prima di mezzogiorno, in Valle di Blenio, lungo una via alpina non ufficiale, sotto la capanna Scaletta.

Due dei giovani, come riporta il sito della RSI, facevano parte di una società polisportiva del Varesotto. Erano partiti venerdì per una sorta di ritiro prima di riprendere l'attività vera e propria.

Quando poi si trattava di scendere verso il piano ed erano nei pressi della capanna, il gruppo di giovani si è diviso. Una parte ha imboccato il sentiero non ufficiale. Ed è lì che è accaduto l'incidente: uno di loro è scivolato, travolgendone un altro. E un coetaneo del Mendrisiotto, che si trovava in zona, ha tentato di soccorrerli, scivolando a sua volta.

Una via non ufficiale per la quale era stata chiesta una demarcazione

Si trattava, appunto, di una via non ufficiale. Una via per la quale lo scorso autunno la sezione del Lucomagno della Società alpinistica ticinese (SAT) aveva chiesto una demarcazione. «Avevamo chiesto che venisse demarcata come una traccia alpina biancoblù, perché di fatto si tratta di una traccia, non di un sentiero», ha spiegato ai microfoni della RSI Enea Solari, presidente della SAT Lucomagno.

Tale richiesta era stata respinta. «A seguito di un preavviso della Commissione cantonale dei sentieri, la Sezione della mobilità aveva ritenuto che non fosse opportuno una promozione ufficiale della traccia che avrebbe dato accesso a un ampio pubblico». Una decisione che la Sezione aveva preso sulla base della pericolosità del sentiero, «pur riconoscendo che non vi sono dei divieti di transito».

Tuttavia è impensabile, secondo Solari, installare un cartello e bloccare l'accesso alla traccia. «Il terreno non è della SAT e il libero accesso è determinato anche dalla Sezione della mobilità». Di fatto, ha aggiunto, si tratta di un cosiddetto «sentiero delle capre», che viene percorso «da chi, sbagliando, pensa di essere più veloce, ma soprattutto di esserne in grado».

La SAT Lucomagno si dice vicina alle famiglie delle persone toccate «da questo tristissimo evento» e si augura «che i ragazzi possano riprendersi nel minor tempo e nel miglior modo possibile».