Giustizia In aula un’altra «truffa del garage», rinviati a giudizio i tre imputati

SwissTXT / red

18.2.2023

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
© Ti-Press / Alessandro Crinari

Un nuovo caso di «truffa del garage» approda nelle aula delle Assise Criminali, dove si presenteranno il socio gerente di un’autofficina di Novazzano, suo fratello e un dipendente. Mercoledì, la procuratrice pubblica Chiara Borelli li ha rinviati a giudizio. Lo rende noto la RSI.

SwissTXT / red

L'inchiesta ha ricostruito una serie di raggiri alle assicurazioni, commessi tra il 2021 e il novembre scorso. Sono quasi 40 gli episodi descritti nell’atto d’accusa, tra cui incidenti fittizi, colpi al parabrezza, furti inventati e finti danni da grandine o da parcheggio. Il profitto indebito, ottenuto a spese di una decina di compagnie, arriva a circa 140’000 franchi, riferisce la RSI.

Il garage era attivo anche nel noleggio di vetture, che i tre uomini avrebbero reso disponibili a persone residenti oltre confine, specializzate in rip deal, cioè lo scambio di banconote false con merce vera.

Grazie ai veicoli forniti dagli imputati il gruppo avrebbe compiuto tre colpi in Ticino, riuscendo a sottrarre un orologio di lusso e lingotti d’oro per più di 250’000 franchi.

Queste le principali imputazioni, ma il socio dell'autofficina e il carrozziere (l’unico ancora in carcere) dovranno rispondere di altri reati finanziari. Per i tre cittadini italiani Borelli chiederà pene tra i due e i cinque anni.