Crisi energetica In Ticino è corsa allo spazzacamino

SwissTXT / red

12.8.2022

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione

In Ticino si assiste a una corsa ai sistemi di riscaldamento alternativi, in particolare quelli a legna. Il boom sta generando anche parecchio lavoro per gli spazzacamini. E gli esperti del settore consigliano di fare scorta di legna il prima possibile.

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La domanda di impianti a legna, che era già aumentata notevolmente durante la pandemia, ha subito una nuova accelerazione sulla scia della guerra in Ucraina e dell'incombente crisi energetica invernale. «Nella prima metà del 2022 è stato installato l'80% in più di sistemi di riscaldamento a legna rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente», spiega Andreas Kehl, direttore di Energia legno Svizzera, l'associazione del ramo.

E anche gli spazzacamini si sono accorti della crescita. «La richiesta dei nostri servizi è aumentata del 40%», conferma ai microfoni della RSI il presidente della Società cantonale spazzacamini Ticino Paolo Cadenazzi.

«Ci chiama chi vuole installare un camino, aperto o chiuso, oppure una stufa a legna o a pellet, ma anche chi non usava il caminetto da diversi anni e ora vuole pulire la canne fumarie e tornare ad accendere il fuoco in casa», aggiunge. «Ed è molto importante che i caminetti che non sono stati in funzione per diversi anni siano valutati da un professionista prima di essere riattivati», conclude.

I potenziali problemi

Fra i vari potenziali problemi figura anche «l'utilizzo di un legno sbagliato», rende invece attenti lo spazzacamino e professore SPAI Dario Röthlisberger. «Per avere quello giusto, stagionato due anni, bisogna muoversi per tempo: già durante l'estate», spiega.

L'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del paese (UFAE) sostiene che l'approvvigionamento di energia da legno nella Confederazione è assicurato.

A causa dell'elevata richiesta di pellet, tronchi e cippato in vista del prossimo inverno la domanda potrebbe superare in modo significativo l'offerta portando anche questo settore ad un aumento dei prezzi; che però - visto il forte rialzo di quelli delle fonti energetiche derivanti da materie prime non rinnovabili - resterebbero comunque decisamente concorrenziali.