Mendrisiotto Iniziata la posa delle condutture per l'Acquedotto regionale

SwissTXT / Red

7.9.2022

Nella foto una panoramica del golfo di Riva San Vitale, il paese e, in primo piano, il Lido comunale affacciato sul lago Ceresio (immagine illustrativa/foto d'archivio).
Nella foto una panoramica del golfo di Riva San Vitale, il paese e, in primo piano, il Lido comunale affacciato sul lago Ceresio (immagine illustrativa/foto d'archivio).
© Ti-Press / Davide Agosta

Martedì sono iniziati i lavori di posa sul fondo del lago delle condutture – oltre un chilometro di tubi – che permetteranno di trasportare l'acqua estratta dalla futura stazione di potabilizzazione di Riva San Vitale e distribuirla nelle case dei quasi 55’000 abitanti del Mendrisiotto.

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Si tratta di un passo fondamentale per la tanto attesa messa in funzione dell'Acquedotto regionale del Mendrisiotto, che – come ben sottolinea la RSI – è stato particolarmente colpito negli ultimi mesi dalla siccità e dai problemi d'approvvigionamento idrico rispetto al resto del Ticino.

Il progetto – di cui si parla dagli anni Settanta – prevede di utilizzare l'acqua del lago. Ora la regione sembra lavorare all'unisono, ma per decenni non è stato così.

«Più volte ci si è fermati, era prevalso l’interesse del singolo comune, dimenticando la visione regionale. Ma da una decina d’anni, chiudendo le fonti non sicure, il Mendrisiotto ha capito di non aver acqua a sufficienza», spiega alla RSI Marco Romano, presidente del Consorzio Acquedotto regionale del Mendrisiotto.

«In tutta la Svizzera si preleva dai laghi: la futura stazione permetterà a tutti comuni di avere due fonti a disposizione, nel caso una entri in crisi, di avere la possibilità di pompare acqua fino a Chiasso», aggiunge Romano.

Un investimento di quasi 60 milioni di franchi

L'investimento complessivo ammonta a quasi 60 milioni di franchi e nelle scorse settimane anche il progetto per la realizzazione della stazione di potabilizzazione è andato avanti.

«Speriamo non vi siano ancora resistenze a livello locale – continua Romano –, dovrebbe entrare nella fase di costruzione l’anno prossimo e si spera che nella primavera del 2026 si possa prelevare acqua, potabilizzarla e mandarla poi a quei comuni che ne hanno bisogno».

La posa delle condutture nel lago è un'operazione piuttosto complessa, dichiara l'ingegnere Stefano Spinedi della società Comal.ch, che ai microfoni della RSI chiarisce: «Dopo quattro mesi di lavoro ci sarà il vero e proprio affondamento della condotta sul fondale, la lunghezza totale è di un chilometro e mezzo, mentre abbiamo circa 200 metri di condotta che è stata posata tramite un sistema teleguidato».

L'inaugurazione dell'acquedotto è prevista nel 2026.