Strana foschia La polvere del Sahara anche nei cieli ticinesi

SwissTXT / pab

25.2.2021

Una foto che mostra la sabbia del Sahara nell'aria, scattata a La Fouly in Val Ferret, in Svizzera.
Una foto che mostra la sabbia del Sahara nell'aria, scattata a La Fouly in Val Ferret, in Svizzera.
KEYSTONE

La strana foschia che da giorni rende il cielo opaco non è altro che la polvere del Sahara, proveniente dall'Algeria e giunta alle nostre latitudini tra domenica e lunedì.

Una situazione che ha fatto innalzare rapidamente i livelli di polveri fini, tanto che da giovedì pomeriggio è stato introdotto il limite di 80 chilometri orari in autostrada da Chiasso a Rivera. La presenza non è visibile solo nell'aria, ma anche sulle auto, dove è facile trovare tracce di questa finissima sabbia gioallognola depositata.

«Normalmente una corrente da sud precede l’arrivo di un fronte perturbato. In questo caso, invece, il fronte che ha innescato le correnti da sud dopo aver raggiunto la Francia si è allontanato verso sudovest, lasciando il posto a un vasto e robusto anticiclone», spiega MeteoSvizzera nel suo blog, chiedendosi «cosa ci libererà da questa cappa di polvere?».

Bisognerà attendere l'arrivo del vento da sud-est

Secondo le previsioni, «non ci penserà la classica perturbazione a dilavare l’aria. Sarà invece l’afflusso di aria più fresca di origine atlantica che, dopo aver aggirato le Alpi si riverserà sull’Adriatico con una corrente di Bora e raggiungerà domenica – dopo aver attraversato la Pianura Padana – anche il versante sudalpino».

In altre parole, bisognerà attendere il vento da sud-est per cambiare almeno in parte l'aria, anche se le polveri non spariranno completamente.

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