Ticino La scuola post obbligatoria nell'era del Covid

SwissTXT / pab

27.8.2020

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
archivio Ti-Press

Anche le scuole post obbligatorie del Ticino si stanno preparando al ritorno sui banchi degli allievi nell'era del COVID-19.

La RSI è andata a curiosare al Liceo Lugano 1, dove gli addetti ai lavori hanno trascorso le ultime settimane con il metro in mano, per garantire il metro e mezzo di distanziamento minimo.

Sei aule sono già pronte, ma ne mancano ancora 35. Entro l'inizio delle vacanze autunnali arriveranno decine e decine di banchi monoposto.

«Abbiamo dovuto fare un’analisi puntuale di tutta la metratura delle nostre 58 aule e vedere dove potevamo affiancare dei banchi monoposto a quelli doppi», ha spiegato al Quotidiano la direttrice dell'istituto Valeria Doratiotto Prinsi. «Dove il metro e mezzo non è garantito tutti dovranno indossare la mascherina negli spazi condivisi».

La novità dell'aula-classe, e non più aula-docente

Sarà l'anno dei compagni di banco con la mascherina. Lunedì gli allievi ne riceveranno dieci, i docenti una al giorno.

E poi spazio a una piccola rivoluzione: «Non ci sarà più il concetto di aula-docente, ma di aula-classe: saranno i docenti a girare, mentre gli allievi resteranno il più tempo possibile nell’aula loro attribuita. È ovvio che per le lezioni speciali dovranno spostarsi. In quel caso quando si arriva nella nuova aula bisognerà disinfettarsi le mani».

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