«Cam on»Le cooperative abitative stentano in Ticino
SwissTXT / pab
20.2.2021
Si chiama «Cam on» ed è una cooperativa abitativa del Mendrisiotto che propone coabitazioni a pigione moderata, insediamenti senza scopo di lucro imperniati su sostegno e solidarietà tra vicini, attraverso costruzioni o anche ristrutturazioni ecostenibili.
«Quando si è soci di una cooperativa si è co-proprietario di un edificio o di un appartamento. Quindi lo spirito di condivisione della proprietà e dell'uso è un po’ più forte», spiega ai microfoni della RSI Claudia Howald, socia della «Cam on».
Il progetto non è un’isola felice, ma è in stretta connessione con la popolazione locale. I promotori sono convinti che soprattutto i municipi possono essere interessati a facilitare un'operazione del genere visto che questo tipo di insediamento contribuisce ad uno sviluppo dell'intera comunità e per i soci ci sono anche evidenti facilitazioni finanziarie.
Il problema? «Trovare terreno o edifici a dei costi accessibili»
Ne conviene la presidente della sezione svizzero-italiana della CASSI, la federazione cooperative d'abitazione svizzere Monique Bosco Von Allmen, però da noi il modello non sembra attecchire.
«Non si sa cosa sia effettivamente un cooperativa abitativa – racconta sempre alla RSI – quali siano le sue caratteristiche e quali vantaggi portano ai soci e alla comunità». Sarebbe molto utile, dice, «se nascessero delle cooperative nelle zone più densamente popolate. Il problema è trovare il terreno o gli edifici a dei costi accessibili».
Gli enti pubblici potrebbero avere un ruolo trainante anche perché, come sottolinea l'architetta Bosco Von Allmenn le cooperative «non sono da confondere con le case sociali. Sono delle abitazioni tendenzialmente fatte per la fascia media e media-bassa o alta della popolazione che tendono a trovare un mix. Ma trovare il terreno o la proprietà già edificata ideale non è evidente. In questo senso l’ente pubblico potrebbe fare molto».