Il 52,4% (51'346 voti) dei ticinesi recatisi alle urne nel fine settimana si è espresso in favore dell'iniziativa popolare sulla legittima difesa promossa da Giorgio Ghiringhelli, che si ritira quindi dalla scena politica con una vittoria.
SwissTXT
26.09.2021, 16:32
26.09.2021, 18:47
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Il testo – che prevede il rimborso delle spese sostenute da chi viene assolto «per reati commessi in stato di legittima difesa» – era stato bocciato di misura nel 2020.
Il 9 febbraio l’iniziativa era stata bocciata in votazione popolare per il rotto della cuffia, ossia con sole 426 schede di differenza, ma lo scorso aprile il Tribunale federale aveva accolto un ricorso presentato da Ghiringhelli, che lamentava affermazioni fuorvianti nell'opuscolo informativo, e annullato l’esito del voto.
Governo e Parlamento si opponevano, temendo di legittimare il farsi giustizia da sé.
«Missione compiuta. Non rilascerò altre dichiarazioni perché dalle 12 di oggi ho tirato i remi in barca ponendo fine a 25 anni di attività politica, e adesso mi godo in silenzio quest’ultima vittoria», ha commentato il Ghiro in una nota stampa.
«Speriamo non incentivi i cittadini a farsi giustizia da sé», è stata la piccata replica del Consiglio di Stato ticinese.