Hockey L'HCAP saluta i tifosi e si tirano le somme sulla Gottardo Arena

SwissTXT / red

11.3.2023

Si è conclusa la prima stagione «completa» della pista del nuovo stadio Gottardo Arena dell'Ambrì-Piotta
Si è conclusa la prima stagione «completa» della pista del nuovo stadio Gottardo Arena dell'Ambrì-Piotta
archivio Keystone

Il nuovo stadio dell'Ambrì-Piotta ha concluso la sua prima stagione «completa». Le entrate superano le aspettative, però lo stesso vale anche per le uscite.

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Alla Gottardo Arena, la squadra di hockey dell'Ambrì-Piotta (HCAP) ha salutato sabato i fan al termine della stagione. Si è trattato della prima stagione «completa» della nuova pista, compresa di preparazione estiva e senza restrizioni date dalla pandemia.

Dal punto di vista operativo, la gestione della pista è in positivo, con entrate che superano le aspettative. Purtroppo, però, lo stesso vale anche per le uscite. «Contribuisce molto il costo dell'energia, insieme a tanti altri costi operativi, come la semplice manutenzione e pulizia della struttura», spiega Michele Orsi, direttore generale ad interim dell'HCAP.

Un passaggio difficile dalla Valascia al nuovo stadio

Tutto sommato, a fine stagione la società sembra guardare i conti con tranquillità: «Il piano finanziario prevedeva un certo tipo di ricavi che naturalmente è molto superiore a quello che la Valascia poteva consentirci di ottenere. Su questo punto devo dire che siamo globalmente molto soddisfatti», commenta Orsi.

«Non dimentichiamoci però che lo stadio è un'opera complessa, non solo nella costruzione, ma anche nella gestione. Quello che per il tifoso può essere un cambiamento banale, passare alla Gottardo Arena è stato estremamente difficile e la situazione non è ancora del tutto sotto controllo», aggiunge il direttore generale.

I tassi d'interesse in aumento non preoccupano (troppo)

La situazione attuale vede anche un aumento dei tassi di interesse su un debito di circa 30 milioni, ma Orsi ha detto di non ritenersi veramente preoccupato perché prevede che la crescita del tasso si arresterà.

Ma a questo debito si aggiungono anche i quasi 3 milioni di prestito ricevuti per la pandemia: «È una somma che dobbiamo ritornare allo Stato. Sebbene spalmati su più anni, sono soldi che vanno a ridurre i nostri ricavi e la disponibilità per l'operatività di tutti i giorni», dice Orsi.

A Lugano a breve partiranno i lavori per il nuovo stadio di calcio, con la differenza che nella città le strutture sportive sono di proprietà pubblica invece che della squadra.

In Leventina, la pista di proprietà è un vantaggio a livello operativo, ma ci sono margini di miglioramento: «La sfida che abbiamo davanti è riuscire a sviluppare delle attività fuori dalle partite della prima squadra, in modo tale da poter generare dei redditi su queste attività. Questa è una sfida perché vediamo che l'avvio è molto ‹timido›. Non siamo ancora riusciti a portare grandi eventi in maniera determinante, importante», conclude Orsi.