Ticino Malversazioni per un milione di franchi, avvocato condannato a 4 anni

SwissTXT / red

22.4.2022

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

È stato condannato a 4 anni di carcere e all'espulsione dalla Svizzera per 7 anni l'avvocato italiano, residente in Ticino, accusato di malversazioni per circa un milione di franchi. Tra i reati che gli sono stati contestati: appropriazione indebita, truffa aggravata, falsità in documenti.

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L'avvocato italiano è stato ritenuto colpevole anche per le auto in leasing e per un episodio relativo alla richiesta di crediti Covid.

L'uomo, che in sostanza ha sempre negato ogni addebito, era accusato di aver compiuto una serie di truffe, acquistando e rivendendo beni di lusso, utilizzando pure i crediti Covid. Per lui erano stati chiesti 5 anni e 6 mesi.

In Ticino il 57enne esercitava la professione di consulente legale con una società attiva ufficialmente nella compravendita di prodotti alimentari, invece comprava in leasing (o almeno, pagava solo le prime rate) automobili di lusso, che poi venivano rivendute e immatricolate all'estero.

Lo avrebbe fatto con l'aiuto di complici, alcuni dei quali non identificati o tuttora irreperibili. Gli inquirenti, però, sospettano che alcune di queste persone, (che l'avvocato sostiene di non conoscere), in realtà non esistano. Dietro i nomi falsi, secondo gli inquirenti, potrebbe esserci l'avvocato stesso.

Il 57enne ha sempre negato tutto. Ha ammesso solo poche fattispecie legate a truffe coi crediti Covid, un ambito nel quale, anche falsificando documenti, è riuscito a percepire oltre 400'000 franchi, mentre ammonta a circa un milione il totale della malversazione.