Ticino Manca personale nella ristorazione, Suter: «Situazione critica»

Swisstxt / Red

15.7.2022

La pandemia ha colpito duramente il settore alberghiero e quello della ristorazione, anche con effetti a lungo termine. Al momento manca personale. Ecco cosa ne pensa Massimo Suter, presidente di GastroTicino. 

Massimo Suter, Presidente GastroTicino (archivio).
Massimo Suter, Presidente GastroTicino (archivio).
© Ti-Press / Massimo Piccoli

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La mancanza di personale sta creando problemi in vari ambiti economici, ricorda la RSI, ma sta mettendo in seria difficoltà, in particolare, bar e ristoranti, che richiedono orari lavorativi peculiari e che, con la pandemia, sono stati avvolti da un senso di precarietà. Il settore lancia l'allarme. 

«La situazione è abbastanza critica, siamo all’inizio della stagione e vi è ancora una mancanza marcata, soprattutto di cuochi», afferma Massimo Suter, presidente di GastroTicino e gerente del ristorante Della Torre a Morcote, intervistato dall'emittente di Comano.

Saranno necessarie delle contromisure, che potrebbero essere dolorose: «So di locali situati in zone turistiche che hanno introdotto un giorno di chiusura non previsto per poter garantire ai dipendenti turni di lavoro giusti, in regola con il contratto collettivo di lavoro» spiega Suter.

È necessario rendere più attraente la professione 

La professione potrebbe essere resa più attrattiva dall'aumento dei salari. Il presidente di GastroTicino spiega di aver trovato di recente un accordo per il 2023 con i sindacati.

Aggiunge anche che ad ogni azienda rimane però il compito individuale di rendersi interessante per la forza lavoro, anche se non c'è obbligo di pagare ai collaboratori il minimo sindacale.

Un settore banalizzato?

Negli scorsi giorni ha fatto discutere l'opinione di un noto ristoratore luganese riportata sul portale Tio: per lui il problema sarebbe che si formano troppi esercenti, tra cui vige un'alta percentuale di incapaci. 

Suter concorda sul fatto che la ristorazione viene spesso banalizzata e chiunque pensa di poter aprire un esercizio pubblico. Sostiene che, per trasmettere professionalità e imprenditorialità agli operatori di domani, la scuola sia fondamentale.

Rispondendo alle associazioni di categoria che vengano incitate a «meno chiacchiere e più fatti», Suter nega la richiesta e rimanda le accuse da dove son venute. 

GastroSuisse elabora un piano d'azione

«Abbiamo presentato un programma su cinque punti con il quale si ambisce a far tornare allettante il settore», comunica Suter alla RSI.

Aggiunge però che i punti «non possono essere messi in atto dall’oggi al domani, ci sono dei passaggi obbligatori a Berna e Bellinzona».

Il piano d'azione in cinque punti di GastroSuisse

  • Promuovere l'immagine della professione e del settore
  • Una formazione mirata per gli imprenditori, che punti ad aumentare la gestione orientata ai collaboratori e alla loro stima
  • Promuovere e garantire nuove leve
  • Riqualificare chi ha cambiato professione
  • Condizioni di lavoro più attrattive