COVID-19 Mascherine all'aperto? Gobbi: «Non tutte le idee di Berna convincono»

SwissTXT / pab

24.10.2020

Norman Gobbi: il Governo lunedì valutarà anche le misure proposte dalla task force cantonale
Norman Gobbi: il Governo lunedì valutarà anche le misure proposte dalla task force cantonale
Ti-Press

La Confederazione ha sottoposto ai cantoni una nuova serie di misure per contenere l'aumento dei contagi che il Consiglio federale potrebbe decidere mercoledì.

Stando alle anticipazioni del Blick sono previsti: l'obbligo della mascherina all'aperto nelle zone abitate, la chiusura di ristoranti, bar e club dalle 22 alle 6 con l'obbligo di stare seduti al tavolo al massimo in quattro, ma anche un limite di 50 presenti per gli eventi pubblici e di 15 per le feste in famiglia.

Il Consiglio di Stato ticinese, stando alla RSI, le ha già discusse e a Bellinzona non tutte convincono. «La novità della mascherina nelle zone edificate potrebbe essere condivisibile, ma diventa difficilmente attuabile», spiega ai microfoni dell'azienda di Comano il presidente del Governo Norman Gobbi, auspicando l'adozione di misure che «possono essere supportate e sopportate dalla popolazione».

Scetticismo in Ticino è emerso anche per quanto riguarda l'eventuale introduzione di un obbligo della mascherina nella scuola dell'obbligo.

Lunedì seduta straordinaria del Governo

Gobbi, condividendo la necessità di definire un quadro generale a livello nazionale, rivendica però la possibilità per i cantoni di godere di una certa autonomia.

Per esempio per quanto riguarda la gestione degli eventi sportivi e culturali con le attuali regole che, sottolinea, in Ticino, non hanno mai suscitato problemi. «Da noi gli spettatori sono molto rispettosi dei piani di protezione e non abbiamo evidenze di contagi in quei momenti», ha sottolineato anticipando che lunedì il Consiglio di Stato terrà una seduta straordinaria.

Il Ticino guarda anche all'Italia

Sarà l'occasione per discutere ulteriormente quanto proposto da Berna, ma pure per valutare le nuove misure auspicate dalla task force cantonale considerando la specificità del territorio ticinese, guardando anche alle decisioni adottate in Lombardia e in tutta Italia dove è in discussione un nuovo decreto.

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