Sul massiccio del San Gottardo Moria di pesci al Lago della Sella

Swisstxt / Red

29.7.2023

Nella foto un momento di pesca alla trota. Immagine d'illustrazione.
© Ti-Press/Carlo Reguzzi
Nella foto un momento di pesca alla trota. Immagine d'illustrazione. © Ti-Press/Carlo Reguzzi
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Un'ecatombe di pesci si è verificata verosimilmente nel corso dell'inverno al Lago della Sella, bacino d'accumulo chiuso da una diga alta 32 metri e lunga 330, a 2'200 metri di quota sul massiccio del San Gottardo, in territorio di Airolo.

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La scoperta risale a giugno, quando i primi pescatori della stagione, una trentina, se ne sono tornati a casa a mani vuote, riporta la RSI.

In seguito alla segnalazione sono stati effettuati dei sopralluoghi e infine a immersioni effettuate in luglio -con la polizia lacuale.  

I pesci, riporta la RSI, giacevano sul fondo, già in putrefazione. Non se ne sono visti di vivi. È la prima volta che un fatto di questa entità si verifica in un bacino così grande: il Sella garantiva 1'000 catture all'anno, soprattutto trote iridee, e in quel laghetto venivano effettuate all'incirca 2'500 ore di pesca all'anno.

Christoph Molina dell'Ufficio caccia e pesca del canton Ticino non si sbilancia sulle possibili cause: visto lo stato dei pesci rinvenuti, «non è stato possibile procedere ad analisi».

L'ipotesi per ora è che si tratti di un «problema invernale, in novembre, dicembre o forse più tardi». Non si escludono però nemmeno l'origine chimica (un inquinamento) o un problema legato a un livello troppo basso delle acque, riferisce la RSI.

L'Azienda elettrica ticinese, proprietaria dal 2015 dell'impianto del Lucendro alimentato anche dal Sella, afferma però alla RSI che nonostante i minori afflussi dovuti alla prolungata assenza di precipitazioni sono sempre state rispettate le normali quote di esercizio.

Conseguenze per anni

Il cantone al momento ha proceduto a un ripopolamento con 1'500 individui di più di un anno. Il monitoraggio della situazione non sta fornendo elementi inquietanti e non sono state registrate nuove morie, mentre uUna nuova immissione dovrebbe avvenire a fine stagione.

«Ci vorrà una decina di anni per ripopolarlo in modo corretto», commenta alla RSI però Jonathan Pedretti, assiduo frequentatore che esprime l'amarezza dei pescatori. «Un incidente del genere è un enorme dispiacere», afferma, e per chi condivide il suo hobby «per anni e anni non ci saranno più le sfide» di catturare esemplari che arrivavano anche ai 6-7 chili.