Inchieste chiuse Nessun caso di molestie sessuali o mobbing alla RSI

Swisstxt

9.12.2021 - 13:49

Chiuse le inchieste sui presunti abusi alla RSI
Chiuse le inchieste sui presunti abusi alla RSI

Non sono emersi casi di molestie sessuali verbali o fisiche, non vi sono state situazioni di mobbing o bossing, non è stato accertato un malessere generalizzato fra il personale della RSI.

9.12.2021 - 13:49

Sono invece stati documentati 5 episodi di infrazioni legate a conflitti sul lavoro, lesioni della personalità di collaboratrici e collaboratori «di grado da lieve a medio» e per le quali i responsabili verranno sanzionati. Ma non sono stati riscontrati comportamenti che giustifichino il licenziamento.

Lo ha annunciato oggi il direttore Mario Timbal in una conferenza stampa che segna la fine delle inchieste partite un anno fa con la raccolta, da parte del sindacato SSM, delle prime testimonianze circa presunti abusi sistematici ai danni del personale della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana.

Vi sono stati casi isolati, indipendenti fra loro, «inaccettabili, ma non c'è un malessere sistemico», ha aggiunto. Una situazione conflittuale riguardante un intero settore verrà analizzata da un ente esterno e indipendente.

«La maggior delle persone sentite si è detta soddisfatta di aver potuto raccontare la loro esperienza a una persona esterna all’azienda. Uno spazio di ascolto che ha permesso di elaborare quelle esperienze. Alcune persone si sono ritenute soddisfatte già solo con il mio ascolto», ha sottolineato Nora Jardini Croci Torti.

I numeri delle inchieste

39 le segnalazioni (23 di donne e 16 di uomini) raccolte dall’avvocata Nora Jardini Croci Torti, coordinatrice e consulente del Consultorio giuridico Donna e lavoro segnalata proprio dal Sindacato per svolgere gli accertamenti iniziali. 18 gli incarti aperti dal pool di 4 avvocati coordinati da Raffaella Martinelli Peter, designati da RSI e SSR per condurre le inchieste.

900 ore di lavoro, 129 fra collaboratrici e collaboratori della RSI (ma anche ex dipendenti) chiamati a testimoniare, 602 pagine di rapporti per scandagliare 20 anni di attività di un’azienda con più di mille dipendenti. «Mi sento di poter dire, senza dubbi, che la volontà di andare in profondità è stata pienamente rispettata», ha aggiunto Timbal.

Un anno fa era stato nominato come successore di Maurizio Canetta mentre il «caso molestie» rimbalzava da RTS alla RSI. Si lanciavano accuse di «cultura dello stupro», omertà, paura di parlare. «Oggi non mettiamo la parola fine, si tratta della tappa di un percorso, il lavoro per costruire una cultura che non permetta più questo disagio è ancora lungo. Ma oggi possiamo dirci sollevati».

Ora si lavora sulla cultura aziendale

All’interno della RSI partirà dunque un percorso di revisione della cultura aziendale - le inchieste ne hanno comunque evidenziato i limiti - che riguarderà non solo i quadri, ma tutti il personale, affinché ci sia più consapevolezza su comportamenti, segnalazioni, procedure e sanzioni.

La SSR inoltre ha già deciso l’istituzione di antenne di ascolto indipendenti, persone di fiducia alla quale ci si può rivolgere per chiedere di essere ascoltati, ci saranno una nuova carta dei valori e un nuovo regolamento del personale. All’insegna di trasparenza, assunzione di responsabilità e tolleranza zero.

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