Incidente Parapendista disperso, le ricerche estese in Ticino

pab

27.7.2020

Screenshot da un profilo Facebook
Screenshot da un profilo Facebook

Sono riprese lunedì mattina all'alba le ricerche del parapendista ticinese scomparso sabato e si sono estese anche in Ticino. Il segnale del suo telefonino infatti è stato rilevato sabato sera dalla cella di Someo. Nella notte intanto i carabinieri hanno ricevuto diverse segnalazioni. Una in particolare è al vaglio degli esperti.

Domenica le ricerche del 35enne, senza esito alcuno, si sono concentrate in Val Bognanco, in Ossola, da dove era stato registrato l'ultimo segnale dell'apparecchio che indica la posizione del parapendista, prima che smettesse di funzionare. 

In serata si è poi diffusa la notizia che le ricerche si sono spostate sul suolo elvetico. Domenica sera alle 21.30, Matteo Gasparini, responsabile del soccorso alpino Verbano Cusio Ossola, interpellato dalla RSI, ha confermato infatti l'informazione.

E questo poiché è stata «rilevata l'apertura di una cella telefonica sabato, intorno alle 18.30, nella frazione di Someo, nel comune di Maggia. Il fatto che il parapendista abbia acceso il telefono successivamente alla perdita del segnale in zona Val Bognanco conferma l'ipotesi che il dispositivo del disperso abbia smesso di funzionare. Di conseguenza ora le ricerche proseguono sul versante svizzero», ha concluso Gasparini.

La notizia era dapprima trapelata sui social media, con post su Facebook in particolare, condiviso in meno di un'ora quasi 800 volte, dove si avvisava che le ricerche si sono estese in Ticino poiché l'ultima connessione del telefonino del 35enne è stata rilevata con l'antenna di Someo, in Valle Maggia.

Diverse segnalazioni ai carabinieri

I soccorritori svizzeri ed italiani riprendono intanto lunedì le ricerche del ticinese scomparso, con la sua vela giallo-rossa, nelle valli della Val Bognanco, in Ossola, dopo essere decollato sabato da Cimetta.

«Nella notte i carabinieri hanno ricevuto diverse segnalazioni di avvistamento del parapendio e ne verificheremo una che riguarda la zona di Crodo», afferma lunedì mattina ancora Matteo Gasperini alla RSI. «Comunque, secondo i soccorritori svizzeri, il suo telefonino è stato agganciato a Someo in Valmaggia alle 18.30, le ricerche dovrebbero dunque riprendere più che altro in quella zona».

La Rega ha confermato questa mattina verso le 8h30 che le ricerche proseguiranno anche oggi. «L'elicottero non è ancora decollato. Stiamo valutando la situazione con la polizia», afferma la portavoce Simonetta Mauri.

Nessun risultato domenica

Le ricerche di domenica, concentratesi specialmente nella regione delle cime della Val Bognanco, in Ossola, dove, a poche centinaia di metri dal confine italo-elvetico con il Vallese, il segnale emesso dal suo apparecchio elettronico si è spento, si sono interrotte col calare della notte. 

L'uomo, definito un pilota esperto, si era lanciato sabato mattina verso le 11h30 con la sua vela giallo-rossa da Cimetta.

Un volo di decine di chilometri, che dalla montagna di Locarno lo ha portato ad attraversare la Vallemaggia e l'Onsernone; dal Pizzo Ruscada ha quindi proseguito verso Crevoladossola e, in linea retta, sulla Val Bognanco.

Qui, come detto, il suo trasmettitore ha smesso di funzionare. Un suo amico, impegnato con lui nel volo di cross, ha allertato i Carabinieri e già sabato in serata sono scattate le prime ricerche, proseguite nel corso della notte.

La Rega continua le ricerche anche di notte

Le ricerche all'imbrunire sono state sospese da parte di una trentina di uomini del soccorso alpino civile, dei militari del Sagf (soccorso alpino della Guardia di finanza) e dei vigili del fuoco di Domodossola.

Gasparini, a fine pomeriggio domenica, aveva dichiarato al giornale LaRegione che: «La Rega proseguirà anche stanotte con i sorvoli, concentrandosi nella zona dell'alpe, utilizzando un elicottero appositamente attrezzato inviato da Berna, per la ricerca di smartphone anche se spenti, purché con batteria carica».

Vista l'evoluzione che la situazione ha subito in serata è quindi molto probabile che l'elicottero della Rega con l'attrezzatura particolare ora si concentri invece nelle ricerche in territorio ticinese.

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