Iniziativa PPD Controlli prima di rilasciare il permesso, il Governo dice "no"

SwissTXT

31.1.2019 - 19:29

Nella foto, tutti i tipi di permessi per gli stranieri dal richiedente d' asilo al permesso di dimora.
Nella foto, tutti i tipi di permessi per gli stranieri dal richiedente d' asilo al permesso di dimora.
Ti-Press

L’idea di fondo consiste nel controllare, prima di rilasciare un permesso a un cittadino straniero, che all'aspirante lavoratore vengano garantiti salari e condizioni d'impiego tali da rispettare contratti e leggi.

Si tratta di un concetto che, esattamente un anno, fa aveva ribaltato il parere contrario del Governo e convinto, un po' a sorpresa, una maggioranza di deputati che l'ha sostenuta. 

È trascorso un anno, ma il parere del Consiglio di Stato non è cambiato assolutamente, tanto che non proporrà una legge utile per mettere in pratica l'iniziativa popolare-democratica. La decisione è stata presa la scorsa settimana e già a breve la comunicazione arriverà ai parlamentari in Gran Consiglio.

Proposta inapplicabile, ecco il perché

In verità i consiglieri di Stato avevano definito accattivante tale proposta, ma allo stato attuale devono però ribadire la sua inapplicabilità. Questo perché nel dicembre scorso la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha confermato, nero su bianco, che un controllo sistematico di salari e condizioni d'impiego di chi chiede un permesso non rispetterebbero né il diritto elvetico, né tantomeno gli accordi di libera circolazione.

L’Esecutivo cantonale ha perciò detto no, pure per evitare che quanto creato dalla politica sia poi distrutto da un tribunale come è avvenuto nel caso della LIA, la Legge sulle imprese artigianali. Il tema tornerà in discussione tra qualche settimana.

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