L'iniziativa è una prima svizzera, e l'intento è quello di allargare il progetto anche all'Associazione delle consumatrici e dei consumatori della Svizzera italiana (ACSI), che dal 2010 ha ripreso l'attività di quella che era l'Associazione dei pazienti della Svizzera italiana.
«Situazioni critiche nell'ambito di errori avvenuti a livello ambulatoriale non ce ne sono state», ha spiegato alla RSI Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell'ACSI.
«Ma c'è da dire - aggiunge - che a volte i pazienti neanche si accorgono degli errori. Anche questo è l'interesse dell'Ordine dei medici: una piattaforma dove segnalare quei 'quasi' errori, che magari non hanno avuto conseguenze, ma che hanno magari messo a rischio la sicurezza del paziente. Noi da anni parliamo di quella che è la 'cultura dell'errore', che consiste nell'evitare di aver paura o di nascondere l'errore, ma anzi trarne degli insegnamenti con l'obiettivo di introdurre dei miglioramenti».
Segnalazioni da medici o aiuto medico
Per ora sono solo i medici e le aiuto medico a poter segnalare in modo anonimo gli errori, o 'eventi avversi'.
Ma magari potrebbero farlo anche i pazienti, in anonimato. Per la segretaria generale dell'ACSI «non è facile aprire subito un progetto del genere, però penso sia un obbiettivo cui tendere. È chiaro che ci vuole un cambiamento culturale: il medico deve imparare ad ammettere i propri errori, ma anche il paziente deve accettare che il medico può sbagliare. Sarà importante creare un dialogo su questo tema».