Italofoni in difficoltà? Polizia retica, per «differenze inconciliabili» col capo, si dimette il vice comandante Albertini

Swisstxt

31.5.2023 - 10:40

Gianfranco Albertini si dimette per «differenze contenutistiche e personali inconciliabili» con il comandante Walter Schlegel.

Il vice comandante della polizia grigionese, Gianfranco Albertini
Il vice comandante della polizia grigionese, Gianfranco Albertini
Polizia cantonale grigionese

31.5.2023 - 10:40

Strappo al vertice della polizia cantonale grigionese. I contrasti, di cui erano filtrati segnali a inizio maggio, sono sfociati mercoledì nell'annuncio che il vice comandante Gianfranco Albertini lascerà il corpo retico all'inizio del prossimo anno.

All'origine della decisione «differenze contenutistiche e personali inconciliabili con il comandante» Walter Schlegel.

È un vero problema per gli italofoni

Il Governo si dice rammaricato di tale sviluppo e, tramite il presidente e direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, Peter Peyer, precisa che il vice comandante si dimetterà dalla sua funzione già quest'estate.

Rimarrà però a disposizione a tempo determinato per progetti sovracantonali, nonché per la «pubblicazione e la formazione in lingua italiana del commento relativo alla legge sulla polizia del Cantone dei Grigioni».

Una precisazione, quest'ultima, che mette indirettamente in rilievo come l'abbandono di Albertini rappresenti anche un problema per la rappresentatività italofona al vertice della polizia.

I motivi rimangono ignoti

L'inconciliabilità che ha portato alle dimissioni non viene ulteriormente precisata. Nelle scorse settimane voci interne riconducevano l'ostilità tra il vice e il comandante a divergenze sulla questione dell'assunzione di stranieri con permesso C.

Altri parlavano di incompatibilità caratteriali e comportamentali tra i due.

Un profilo di alto livello

Con l'abbandono di Albertini, il Governo sottolinea che «la polizia cantonale perde una personalità qualificata con una reputazione nazionale».

A tal proposito viene ricordato l'impegno del tenente colonnello nell'ambito dell'azione penale e delle questioni di polizia, che ha avuto effetto anche oltre i confini cantonali, nonché «per i sette anni prestati in qualità di giudice istruttore presso la Procura pubblica e per i 22 anni in veste di capo della polizia giudiziaria».

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