A Mendrisio centinaia di persone (circa 3-400 secondo gli organizzatori) hanno risposto all'appello dei sindacati UNIA e OCST che hanno invitato la popolazione a manifestare contro l'organizzazzione TiSin.
I dimostranti si sono dati appuntamento sabato mattina sulla piazza del mercato coperto, per poi dirigersi davanti alla sede della Plastifil, una delle tre aziende finite nella polemica.
Nella foto, Eleonora Failla, lavoratrice UNIA, durante un suo intervento alla manifestazione.
L'intervento di Giorgio Fonio, sindacalista OCST.
Oltre ai sindacati ticinesi Unia e OCST, alla manifestazione hanno preso parte anche i sindacati italiani CGIL Como e UIL frontalieri.
Un momento della manifestazione a Mendrisio.
In centinaia a Mendrisio al motto di «Poro TiSin»
A Mendrisio centinaia di persone (circa 3-400 secondo gli organizzatori) hanno risposto all'appello dei sindacati UNIA e OCST che hanno invitato la popolazione a manifestare contro l'organizzazzione TiSin.
I dimostranti si sono dati appuntamento sabato mattina sulla piazza del mercato coperto, per poi dirigersi davanti alla sede della Plastifil, una delle tre aziende finite nella polemica.
Nella foto, Eleonora Failla, lavoratrice UNIA, durante un suo intervento alla manifestazione.
L'intervento di Giorgio Fonio, sindacalista OCST.
Oltre ai sindacati ticinesi Unia e OCST, alla manifestazione hanno preso parte anche i sindacati italiani CGIL Como e UIL frontalieri.
Un momento della manifestazione a Mendrisio.
A Mendrisio centinaia di persone (circa 3-400 secondo gli organizzatori) hanno risposto all'appello dei sindacati UNIA e OCST che hanno invitato la popolazione a manifestare contro l'organizzazzione TiSin.
Si tratta, lo ricordiamo, di una nuova organizzazione «sindacale», che sta facendo tanto discutere in queste settimane poiché promotrice di contratti collettivi di lavoro con salari inferiori al nuovo minimo legale che entrerà in vigore dal 1. dicembre (19 franchi all'ora).
I dimostranti si sono dati appuntamento sabato mattina sulla piazza del mercato coperto, per poi dirigersi davanti alla sede della Plastifil, una delle tre aziende finite nella polemica.
Il salario minimo si applicherà infatti a tutti i lavoratori, ad eccezione dei settori nei quali è già in vigore un contratto collettivo di lavoro. E di recente tre aziende del Mendrisiotto - sotto il cappello della neonata «Ticino Manufacturing» - avevano stipulato con l'Organizzazione TiSin un CCL con appunto un salario minimo inferiore ai 19 franchi all'ora.
TiSin ha difeso il proprio CCL, mentre i sindacati storici Unia e Ocst negli scorsi giorni avevano lanciato l'allarme, preoccupate dall'interessamento di una ventina di altre aziende e da un effetto domino. Dal canto suo il Cantone ha già fatto sapere che da dicembre per i CCL stipulati in maniera scorretta potranno arrivare delle sanzioni.
Alla manifestazione hanno preso parte anche i sindacati italiani CGIL Como e UIL frontalieri.