Lugano Prosciolti i due avvocati accusati di falsità in documenti

Swisstxt/Red.

3.5.2022

Immagine d'illustrazione.
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KEYSTONE/ Ti-Press

I due avvocati luganesi comparsi alla sbarra la settimana scorsa sono stati prosciolti dalla Corte delle Assise Correzionali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, riporta la RSI.

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Si tratta di una vicenda risalente al 2017: il titolare dello studio di via Nassa aveva messo in contatto un cliente italiano facoltoso - che voleva nascondere il suo patrimonio - con l'ex fiduciario Paolo Clemente Wicht. Quest'ultimo accettò di fornire la schermatura fiduciaria che prima gli aveva garantito il legale.

L'avvocato probabilmente sapeva che Wicht avrebbe fornito documenti bancari falsi, attestando di avere diritto economico ai beni. Questo però, secondo la Corte, non è sufficiente per imputare la falsità in documenti anche a lui. 

Il fatti del 2018

Il 30 agosto 2018, un collaboratore del 50enne - su suo ordine - ha fatto firmare a Wicht, in carcere, delle carte retrodatate. Nessuna falsità in documenti è stata riscontrata in questo avvenimento.

Si tratta di una circostanza accettata nei fatti ma non in diritto. Pagnamenta ha spiegato che dal profilo giuridico mancano gli elementi costitutivi del reato, spiega la RSI.

La sentenza

I difensori degli avvocati sono Pascal Del Prete e Edy Salmina. La Corte ha respinto le istanze di idennizzo degli imputati. Il motivo è che con il proprio comportamento hanno causato l'apertura del procedimento penale e ne hanno anche ostacolato il corso. 

L'accusa deve valutare se ricorrere contro la sentenza. Il procuratore pubblico Daniele Galliano, in aula, aveva richiesto da due a otto mesi di carcere sospesi e una pena pecuniaria di 180 aliquote giornaliere, anche esse sospese.