Sì al Polo sportivo di LuganoSì al PSE, per Renzetti: «Il gol più bello», per l'MpS: «Sconfitta onorevole»
pab
28.11.2021
Il progetto di Polo sportivo e degli eventi di Lugano domenica è stato accettato dalla maggioranza dei votanti. Le principali reazioni dei vincitori e dei vinti.
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28.11.2021, 16:03
28.11.2021, 17:08
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«È il gol più bello in assoluto», ha detto ai microfoni della RSI Angelo Renzetti, proprietario del FC Lugano fino a pochi mesi fa quando lo ha ceduto allo statunitense Joe Mansueto, che, avendo avuto conoscenza del risultato, si è espresso con un video messaggio sul profilo Facebook ufficiale della squadra di calcio.
Profilo Facebook FC Lugano
«Ho vissuto una via crucis in questi anni da presidente. Avevamo bisogno dello stadio come il pane, non solo come infrastruttura, ma anche per l'immagine della Città di Lugano verso la Svizzera. Per far le Coppe europee abbiamo dovuto emigrare», ha aggiunto l'ex numero uno bianconero.
Sul risultato abbastanza tirato, Renzetti ha poi concluso: «Ho detto che se fossimo arrivati al 60% di sì contro il 40% di no sarei stato molto soddisfatto. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo perso il nostro condottiero, il compianto sindaco Marco Borradori che era molto esplicito sul tema e che avrebbe portato altra linfa per noi».
Foletti: «Hanno dato ragione a Municipio e Legislativo»
Dal canto suo, il sindaco della città Michele Foletti ha dichiarato: «Sono molto contento per Marco Borradori, perché ci ha sempre creduto molto in questo progetto. E poi sono anche molto felice della partecipazione molto alta della popolazione, che ha dato ragione al Consiglio comunale e al Municipio».
«Dobbiamo tener conto di chi ha votato no. Sarà nostra premura informare pian piano su ogni passo che faremo e come evolverà il progetto e quali saranno le implicazioni», ha poi concluso Foletti.
In una nota il Municipio di Lugano dice di aver preso atto «con soddisfazione» dell'esito del voto.
Jelmini: «Un voto di rilancio della città»
Eugenio Jelmini, portavoce del comitato a favore del PSE, si è invece espresso così sulla Rete Uno: «Riteniamo che questo voto vada al di là di uno stadio e di un palazzetto, è un voto di rilancio della Città, di credere nel futuro. Era difficile proporre un messaggio razionale e positivo sullo sport contro quelle che io definisco insinuazioni d’altro genere».
«Ha vinto la certezza che le infrastrutture si faranno in tempi brevi. Altrimenti col risedersi al tavolo delle discussioni e con le varie lungaggini burocratiche si sarebbero dovuti aspettare altri sette o otto o magari anche nove anni», ha concluso Jelmini.
L'associazione «Io sostengo il Polo», in una nota, parla invece di «un nuovo capitolo nella storia dello sport luganese».
Per l'MpS è «una sconfitta più che onorevole»
Il Movimento per il socialismo (MpS), promotore del referendum ha diffuso un comunicato stampa, nel quale parla di «un risultato tutt'altro che scontato», viste le condizioni nelle quali è arrivato.
L'MpS ritiene si tratti di una sconfitta «più che onorevole», visto che è stata l'unica formazione politica a battersi contro il PSE. Per l'MpS «non vi sono dubbi che sul risultato abbia pesato l’enorme campagna» dei favorevoli al progetto, che, secondo l'MpS ha potuto contare su mezzi molto superiori ai loro.
L'MpS chiude dicendo che «intende continuare a seguire questo progetto e a denunciare tutti gli aspetti critici».