Dopo la 19enne mortaRave di Roveredo, verso il proscioglimento di uno degli indagati
Swisstxt
30.8.2024 - 18:32
Lunedì la procura grigionese ha chiuso l’inchiesta su uno dei tre organizzatori del rave party di Roveredo in cui, il 27 novembre 2022, è morta una ragazza del Luganese. Nei confronti del 42enne italiano si profila un decreto d’abbandono.
30.08.2024, 18:32
30.08.2024, 18:45
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Gli inquirenti non hanno cioè ravvisato gli estremi per promuovere l’accusa di omissione di soccorso, ipotizzata contro il terzetto. Resta invece aperta la posizione degli altri due indagati: un italiano di 37 anni e un ticinese di 25, difeso da Chiara Donati. Gli accertamenti sembrerebbero agli sgoccioli.
Giova ricordare che quando era arrivata alla diga della Roggiasca, il giorno precedente la morte, la 19enne stava già male. Più persone se ne erano accorte, ma nessuno ha fatto nulla. La ragazza è stata adagiata sui sedili di un furgone, dove è stata lasciata per ore, senza decidersi a chiamare l’ambulanza o a portarla in ospedale.
Solo il pomeriggio successivo quattro partecipanti alla festa (tra cui il 42enne) l'hanno accompagnata al San Giovanni di Bellinzona. Ma la giovane era ormai in fin di vita, e i medici non hanno potuto fare nulla. I famigliari della 19enne sono rappresentati dall’avvocato Alessandro Cavuoti.