"Innanzitutto vorrei dire che siamo e restiamo molto attivi a favore dello sviluppo del settore della moda, d'altra parte anche le aziende del ramo sono tenute a rispettare la legge federale che vieta il lavoro notturno dalle 23 alle 6.
Questo per motivi di salute dei dipendenti". Così Stefano Rizzi, alto funzionario del Dipartimento dell'economia ticinese, dopo lo sfogo di Philipp Plein per i controlli subiti martedì alle 23.30 da parte dell'ispettorato del lavoro nel suo quartier generale di Lugano. Lo stilista bavarese si è giustificato su Instagram: "Stavo mangiando una pizza in ufficio, con sei designer e quattro fornitori italiani".
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