Tassa sul sacco Il cantone richiama alcuni comuni

SwissTXT / pab

27.1.2020 - 11:48

Il Dipartimento del territorio ticinese stila, lunedì in un comunicato, un primo bilancio della tassa sul sacco entrata in vigore dal 1° gennaio scorso in tutti i comuni del cantone.

Nel testo si stigmatizza a chiare lettere che «alcuni comuni hanno mantenuto invariata, o hanno persino aumentato la tassa base, provocando di conseguenza ai cittadini un aumento dei costi legati allo smaltimento dei rifiuti».

La tassa base doveva essere infatti «adeguata al ribasso in modo da evitare al cittadino un rincaro del costo» del servizio. I comuni «che non hanno operato in questo senso sono oggetto di verifiche contabili e amministrative da parte dei servizi cantonali preposti».

I primi e gli ultimi

Tra i comuni meno «diligenti», secondo la tabella fornita dal cantone, figurano Lugano (che ha introdotto una tassa base di 100.-) Neggio (che ha aumentato di 60.- franchi, portandola a 240.-, la tassa base), Cadempino (+35.-), Comano  e Gravesano (+30.-), Isone (+20.-) e Sant'Antonino (+10.-).

La classifica dei comuni più «virtuosi» è guidata da Locarno che ha portato la sua tassa base da 201.- franchi a 70.- (- 131.-, pari a una riduzione del 65,17%), seguita da Lamone (-133.- franchi, pari a una riduzione del 58,55%) e da Ronco sopra Ascona, la cui tassa è passata da 205.- a 100.- (riduzione del 51,22%).

Infine, nel comunicato del cantone si può leggere che «per quanto concerne le segnalazioni di alcuni cittadini relative alla scarsa disponibilità di sacchi ufficiali, precisiamo che si tratta di un problema transitorio che verrà risolto dai Comuni interessati nell’arco di alcune settimane».

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