Trasporti Via libera dell'UFAC, Lugano-Agno attivo da inizio giugno

ATS

29.5.2020 - 13:48

Lo scalo aeroportuale di Lugano/Agno.
Lo scalo aeroportuale di Lugano/Agno.
Source: KEYSTONE/TI-PRESS/ALESSANDRO CRINARI

A causa della cessazione delle attività di Lugano Airport SA, dal primo di giugno la città di Lugano, concessionaria dello scalo, potrà riprendere la gestione aeroportuale. Il Municipio si dice soddisfatto.

Con alcuni accorgimenti, la struttura potrà accogliere le stesse categorie di velivoli che in precedenza.

I relativi cambiamenti a livello giuridico, organizzativo ed operativo sono stati approvati oggi dall'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC).

In particolare l'UFAC ha dato il suo benestare al regolamento d'esercizio, modificato coerentemente alla nuova organizzazione di gestione dell'aerodromo.

Anche i manuali d'aeroporto e il sistema di management, che definiscono responsabilità e procedure all'interno dell'organizzazione e contengono le relative documentazioni, sono stati considerati conformi alle esigenze normative e quindi approvati.

Posizioni chiave garantite

L'UFAC ha inoltre appurato che le persone chiamate a ricoprire le funzioni chiave nella struttura organizzativa dispongono delle competenze e dell'esperienza richiesta dalla legislazione in vigore.

Grazie al via libera dell'UFAC, l'aeroporto potrà proseguire la propria attività e, con alcuni accorgimenti organizzativi supplementari, accogliere le stesse categorie di velivoli che in precedenza.

Per ottenere la certificazione EASA dello scalo, nei prossimi mesi l'UFAC potrà procedere con l'audit necessario a verificare che tutte le esigenze richieste siano rispettate.

Grounding scongiurato

«Il pericolo di un grounding è definitivamente scongiurato», ha subito reagito con soddisfazione il Municipio di Lugano.

Si avvia così una nuova fase di transizione, «presupposto indispensabile per favorire il futuro passaggio ai privati» in un prossimo futuro e «garantire la continuità operativa».

La messa in liquidazione della LASA qualche settimana fa, ricordiamo, ha comportato 41 licenziamenti.

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